Mesagne. Intimidazione al sindaco: c'è una pista investigativa In evidenza

Settembre 30, 2018 2981

commissariato polizia lug 2017La città di Mesagne è tutta solidale con il suo sindaco.

Tanti, anzi tantissimi, gli attestati di stima e solidarietà che in queste ore stanno giungendo a Pompeo Molfetta. La città, infatti, ha fatto quadrato intorno al primo cittadino. Tuttavia, due atti intimidatori a breve tempo uno dall’altro aprono uno scenario investigativo attento, senza tralasciare nulla. La pista maggiormente credibile è quella legata a una vendetta personale maturata nell’ambito della sua azione amministrativa. In pratica qualcuno a cui ha rifiutato una richiesta. Anche se su tale ipotesi il primo cittadino si è già espresso escludendola poiché, ha detto: “Non c’è nessun collegamento con l’attività amministrativa ogni giorno devo fare fronte a richieste e problemi che mi sono posti dalla gente. Se per ogni problema dovessi subire un tale atto. No, assolutamente, non c’è nessun collegamento. E’ stata sicuramente qualche bravata”. Poco credibile la pista politica. Cioè l’azione nata nell’ambito della sua attività politica. In ogni modo gli investigatori stanno controllando, palmo a palmo, la zona alla ricerca di telecamere di videosorveglianza al fine di poter avere ulteriori elementi di indagine. Intanto, tra gli attestati di solidarietà a Molfetta c’è quello dell’onorevole Giovanni Luca Aresta, del Movimento 5 stelle. “La violenza espressa attraverso un così vile atto, non tanto per la sua efficacia intimidatoria ma quanto più per la vigliaccheria e meschinità, già per se va condannata”, ha spiegato il parlamentare. Ed ha aggiunto: “Per il solo fatto che tale violenza sia stata poi altresì perpetrata verso un’automobile incapace di difendersi da cotanta viltà, va anche biasimata”. Il parlamentare ha, quindi, sperato che “tale atto intimidatorio non si sia originato all'interno di contesti o interessi politici di "qualcuno", il che renderebbe il fatto oltre che vile, anche abbastanza squallido: la Politica, che ricordo a me stesso essere unicamente un servizio, non può e non deve mai trascendere. La nostra città ha un corpo sociale solido che anche questa volta sono certo saprà fare muro”. Infine ha rivolto un invito agli inquirenti “affinché facciano presto per assicurare alla giustizia l'autore, o gli autori, di tale gesto”. Attestato di solidarietà anche dall’ex assessora ai Lavori pubblici e Urbanistica, Palma Librato. “Un pensiero affettuoso, di grande e sincera vicinanza al sindaco Pompeo Molfetta, che ha subìto un atto intimidatorio, contro cui bisogna schierarsi senza indugio a favore di chi lavora con onestà e massimo impegno”, ha scritto l’architetto Librato. Anche Progettiamo Mesagne e Mesagne Attiva hanno solidarizzato con Molfetta. “Un atto vile e deplorevole per il quale esprimiamo la nostra ferma condanna. Fiduciosi che si possa far luce su tale vicenda riteniamo, altresì, che non bisogna mai abbassare la guardia e che tutta la politica debba dare un segnale di forte di attenzione verso tali fenomeni che non possono essere tollerati”, hanno scritto i due coordinatori, Antonio Calabrese e Angelo Pacciolla.