Mesagne sott'acqua, un problema strutturale In evidenza

Ottobre 03, 2018 2386

allagamenti mesagneCi risiamo l’ennesima bomba d’acqua che è caduta

ieri su Mesagne ha paralizzato la città. Ieri mattina in poche ore sono caduti 34 millimetri di pioggia. Complessivamente nel 2018 sono caduti 500 millimetri di pioggia contro i 254 dello scorso anno. Anche questa volta i mesagnesi hanno subito i medesimi problemi, e danni, delle altre volte con allagamenti di strade e abitazioni. Una cosa è chiara a tutti. Lo studio idrogeologico realizzato a seguito degli allagamenti ed esondazioni del 2003 è divenuto insufficiente. Andrebbe adeguato alle nuove esigenze. Poi c’è un altro problema che il Comune dovrebbe affrontare quanto prima. La distribuzione selvaggia dei volantini pubblicitari che vanno a finire in strada otturando le griglie di deflusso delle acque pluviali. Dunque, ieri mattina si è ripetuto lo scenario cui i mesagnesi sono abituati da tanti lustri, sicuramente troppi. La pioggia che è caduta abbondante al mattino ha bloccato la centralissima via Guglielmo Marconi, piazza Carmine, via Boemondo Normanno, via Tumo, rione Paolini, via Indipendenza. Oltre ad alcune auto che sono fermate nel fiume d’acqua anche diverse abitazioni, a causa del livello della stessa salito velocemente in strada è tracimata nelle abitazioni. Dopo la pioggia si è presentato uno scenario da brivido poiché tantissime griglie stradali erano ostruite dal fogliame, rifiuti e, soprattutto, volantini pubblicitari. Eppure nei giorni scorsi l’assessore all’Ambiente, Omar Ture, aveva fatto pulire tutte le griglie urbane in previsione delle forti piogge di questi giorni. Tutto inutile poiché i rifiuti hanno bloccato il regolare deflusso delle acque. Dopo la pioggia i netturbini, fortunatamente ancora in servizio, hanno ripulito tutte le griglie. Chiaro che a questo punto il Comune deve intervenire per sciogliere questo annoso problema. “Innanzitutto dobbiamo fare un controllo delle abitazioni poiché in molti scaricano l’acqua piovana dei lastrici solari nei giardini e da qui nella fogna bianca – ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici, Roberto D’Ancona -. Poi bisogna raddoppiare le caditoie. A tale proposito dobbiamo pianificare un piano di investimenti che ci possa permettere, durante la ristrutturazione delle varie strade, l’inserimento di altre caditoie. Ormai è chiaro a tutti, durante le bombe d’acqua il sistema di deflusso delle acque pluviali deve essere funzionale ai massimi livelli”.