si è aperto nello stesso modo in cui si è chiuso. Cioè con due grosse criticità: l’inagibilità di alcune aule dei plessi scolastici “Giovanni XXIII e Maja Materdona”. Per entrambi sono stati richiesti dei finanziamenti regionali al fine di effettuare delle ristrutturazioni sostanziali. Attualmente il Comune è in attesa di risposte. Una terza criticità è legata all’acquisto online dei ticket del servizio mensa il cui sistema è ancora in fase di rodaggio e sta creando alcune difficoltà ai genitori. “Queste lacune strutturali dei due plessi scolastici sono dovute essenzialmente alla poca attenzione posta nella manutenzione ordinaria che negli passati anni ha velocizzato il processo di invecchiamento della maggior parte delle costruzioni”, ha spiegato Roberto D’Ancona, assessore ai Lavori pubblici, secondo il quale “c’è bisogno di ingenti investimenti sulle scuole più datate come, ad esempio, la Giovanni XXIII, la De Amicis, la Montessori, che hanno bisogno di finanziamenti extra bilancio corrente. Con le economie non si riesce a fare ristrutturazioni complete e ricondotte ad un unico progetto. Possiamo fare interventi spot che, però, sono slegati e a volte poco esaustivi del problema generale”. Attualmente il Comune di Mesagne è in attesa delle risultanze relative al finanziamento richiesto alla Regione Puglia per la “Giovanni XXII”. Il progetto è stato presentato a marzo 2018 e permetterà la ristrutturazione completa di tutte e tre le palazzine della scuola. Inoltre, il Comune è in attesa di conoscere il risultato definitivo del finanziamento chiesto per la riqualificazione energetica della scuola “Aldo Moro” che permetterà di sistemare definitivamente il problema legato alla ristrutturazione delle scale di emergenza, che sono piuttosto usurate. “Siamo anche in attesa di ricevere le linee guida per l’utilizzo del finanziamento ottenuto per la scuola Maja Materdona, di 1 milione 750 mila euro, che ci permetterà di ristrutturare i lastricati e i soffitti di alcune aule per renderle nuovamente agibili”. Infine, D’Ancona ha voluto precisare che “se questi finanziamenti non dovessero arrivare, o tarderanno ad arrivare, il Comune di Mesagne dovrà “continuare a mettere mano al proprio portafoglio e fare delle scelte forti, coraggiose, distribuite in più anni partendo dalle priorità”.
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