contro la tassazione imposta dal Consorzio di bonifica dell’Arneo. Nella cittadina messapica, da oltre un anno, si è formato un comitato civico, superattivo, guidato dal consigliere comunale Carmine Dimastrodonato, composto da ben 540 cittadini che hanno vinto il 98 per cento dei ricorsi presentati alla Commissione tributaria di Lecce per l’annullamento del tanto discusso tributo 630, per le opere di bonifica eseguite sui terreni interessati. Il 2 per cento dei ricorsi è stato rigettato per negligenza documentale degli stessi ricorrenti. A giorni il comitato presenterà alla Procura della Repubblica di Brindisi una denuncia contro il Consorzio di bonifica. Il reato che sospettano possa essere stato compiuto è quello di truffa. L’attenzione sulla vicenda è stata posta nuovamente a settembre durante i meeting che si sono svolti presso la Fiera del Levante quando l’assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, Leo Di Gioia, al convegno di Coldiretti Puglia, comunicò l’erogazione di 14 milioni di euro al Consorzi di Bonifica del Centro – Sud per opere di manutenzione ordinaria e straordinaria. Questo perché la tropicalizzazione del clima sottopone il territorio jonico-salentino, ormai ciclicamente, alla violenza di nubifragi e bombe d’acqua. Il tutto su un territorio fragile, dove l’incuria e la mancanza di opere di manutenzione ordinaria dei canali e delle reti di scolo aggravano la situazione. Eppure i cittadini, pur non ricevendo il servizio, sono stati tassati ugualmente. Da qui la determinazione ad adire le vie legali per l’annullamento delle cartelle di esazione. Attualmente il comitato civico di Mesagne ha presentato 235 ricorsi alla Commissione tributaria di Lecce per l’anno 2014. La commissione ne ha approvati il 98% con la clausola che il tributo richiesto, il 630, è privo di un effettivo servizio rivolto all’utenza. Peraltro, il Consorzio aveva tassato indiscriminatamente tutti gli utenti non tenendo presenti che le somme al di sotto di 50 euro non sono tassabili, che i fabbricati urbani non sono tassabili e ha tassato anche i terreni non di sua competenza. Non è tutto poiché ha tassato i defunti, deceduti anche da 40 anni. Per i terreni cointestati a più persone ha inviato la tassazione solo ad una lasciando a tutti gli altri l’onere della ripartizione familiare. Per tutti questi casi la Commissione tributaria ha annullato le cartelle esattoriali. Infine, il Comune di Mesagne non ha mai pubblicato il Piano di classifica del territorio e questo è un motivo legale per inficiare l’efficacia delle tassazioni. “In questi giorni – ha spiegato il consigliere Dimastrodonato - molti Comuni salentini stanno deliberando in Consiglio comunale la richiesta, da avanzare alla regione Puglia, per chiedere la sospensiva del tributo e convocare un tavolo istituzionale per organizzare la materia del contendere”. Il tutto deve essere espletato entro il prossimo 31 ottobre. “Se le istituzioni regionali si decideranno a studiare bene la materia, leggere i ricorsi, controllare le spese del Consorzio, i lavori eseguiti e quelli non eseguiti, forse, riusciremo a venire a capo e sbrogliare questa annosa vicenda”, ha concluso Dimastrodonato. Infine, nei prossimi giorni il comitato civico di Mesagne pubblicizzerà la propria pagina Facebook su cui sono state inserite tutte le direttive da svolgere per presentare i ricorsi e sperare nell’annullamento degli stessi anche per gli anni successivi al 2014.
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