Il funerale di Resmì tra dolore e pianti In evidenza

Gennaio 14, 2019 3150

devicienti resmi feretroErano tanti i giovani che ieri hanno voluto tributare

manifesto e chiesa di san piol’ultimo saluto all’amico Resmì Devicienti deceduto venerdì scorso a seguito di un incidente stradale. Il silenzio presente nella grande chiesa di San Pio da Pietrelcina era spezzato solo dai singhiozzi delle lacrime della mamma e della sorella di Resmì. Sulla bocca dei tanti giovani presenti spesso si udiva sottovoce sussurrare: “Non si può morire a 28 anni”. Il feretro è giunto in spalla in chiesa dalla vicina casa dei nonni dove il giovane viveva. La benedizione della salma, il corteo funebre e l’entrata in chiesa dove don Alessandro D’Agostino lo ha accolto. Ai parenti affranti dal dolore ha letto le parole del Vangelo di San Luca anche se ha ammesso che in questi momenti qualsiasi parola può sembrare inutile poiché il dolore e forte e lacerante. Tuttavia, il parroco ha avuto verso i familiari e gli amici parole di conforto e di incoraggiamento. Li ha inviatati a vivere nel ricordo di Resmì, delle sue buone azioni, del suo sorriso, della sua disponibilità. Il giovane, infatti, più volte ha messo la sua opera a servizio delle associazioni di volontariato.

“Pur nel dolore bisogna tenere acceso lo spiraglio di fede che in questo momento ci sostiene – ha detto il parroco ai presenti -. Anche se oggi si conclude il pellegrinaggio terreno la sua vita continua”. Ed ha aggiunto: “Noi abbiamo umanamente un compito particolare, quello di far vivere la sua vita nei modi, nei pensieri, nelle azioni. Lo dobbiamo ricordare non come quello che è successo. La sua vita continua e noi siamo tenuti a raccontare la sua esperienza di vita, il suo sorriso, la sua disponibilità, ricordando la sua esperienza di ogni giorno”.corteo funebre resmi devicienti 2 L’incidente si è verificato venerdì scorso intorno alle ore 11,00 di ieri su un tratto di circonvallazione che collega la provinciale di Latiano con quella di Torre Santa Susanna. Su questa importante arteria viaria stava viaggiando, a bordo di una Fiat 500X, Fabrizio D’Aprile, di Torre Santa Susanna, mentre in senso contrario stava viaggiando la vittima, Resmì Devicienti, a bordo della Honda Jazz.

I due mezzi quando si sono incrociati, per cause ancora in fase di accertamento, si sono scontrati. Un urto alquanto violento. Gli airbag di entrambi i guidatori sono scoppiati trattenendo gli uomini all’interno tra le lamiere accartocciate. Per Resmi Devicienti non c’è stato nulla da fare, è morto poco dopo. In pochi minuti sul posto sono giunte tre ambulanze del 118, la polizia locale e i vigili del fuoco. I vigili del fuoco insieme al personale del 118 hanno estratto dalle lamiere Fabrizio D’Aprile, di professione fornaio, e lo hanno trasferito presso l’ospedale “Perrino” di Brindisi. Qui è stato sottoposto ad accertamenti diagnostici e strumentali che hanno messo in rilievo diversi traumi riportati nell’impatto. Non era, in ogni modo, in pericolo di vita. Il corpo del giovane 28enne è stato trasferito presso l’obitorio del cimitero di Mesagne.

Il giovane mesagnese viveva con i nonni nella piazzetta Luigi Galvani. Aveva svolto volontariato presso la locale associazione della Protezione civile e svolgeva lavori saltuari. Il ferito, Fabrizio D’Aprile, è un fornaio di Torre Santa Susanna, piuttosto conosciuto e stimato. Le indagini del sinistro stradale sono condotte dalla polizia locale che dopo aver fotografato lo stato dei luoghi ha ascoltato l’unico testimone. Le due auto sono state poste sotto sequestro insieme ai telefoni cellulari.

Ultima modifica il Lunedì, 14 Gennaio 2019 08:55