con un fendente vibrato a pochi centimetri dal cuore. Il ragazzo ha appena fatto in tempo a chiedere aiuto ai suoi familiari che ha perso conoscenza. E’ stato ricoverato con urgenza presso l’ospedale “Perrino” di Brindisi dove versa in gravi condizioni, pur non essendo in pericolo di vita. I sanitari, infatti, si sono riservata la prognosi. Sull’episodio criminale indaga la polizia, allertata un’ora e mezza dopo il verificarsi dell’episodio, che in queste ore sta vagliando diverse testimonianze per cercare di imboccare la pista giusta. Purtroppo nella zona dell’aggressione non vi sono telecamere di videosorveglianza. Il giovane, a causa delle sue condizioni di salute, non è stato ancora ascoltato dagli investigatori. La sensazione, in ogni modo, è che il cerchio possa chiudersi in pochi giorni attorno all’aggressore. L’episodio si è verificato in via Filippo Turati, nel rione Seta a pochi metri dalla chiesa di San Pio da Pietrelcina, intorno alle ore 5 del mattino dove un giovane 24enne del luogo, dipendente presso un’azienda privata mesagnese, per cause ancora in fase di indagini è stato accoltellato. L’aggressore gli ha vibrato un fendente all’addome sinistro. Poi è fuggito. Il ragazzo ha iniziato a perdere molto sangue. In ogni modo ha avuto la forza di prendere il telefonino e chiedere aiuto ai genitori. Questi si sono precipitati sul posto, hanno preso il ragazzo e a tutta velocità si sono diretti presso il Punto di primo intervento territoriale del “De Lellis” di Mesagne. Qui è stato medicato e subito trasferito in codice rosso presso l’ospedale di Brindisi. Al “Perrino” è stato sottoposto a intervento chirurgico per la sutura della ferita. È ricoverato in prognosi riservata anche se non è, al momento, in pericolo di vita. Solo quando il ragazzo è giunto a Brindisi i medici hanno allertato la questura segnalando il caso. Ormai era trascorsa un’ora e mezza quando la polizia è giunta in ospedale per ascoltare sia il ragazzo sia i suoi genitori. Ore preziose perse dagli investigatori per individuare il colpevole. Purtroppo, per ciò che concerne la deposizione della vittima non è stato possibile acquisirla poiché non era in grado di parlare. Tuttavia, la polizia con i pochi elementi che ha rilevato nella zona dell’aggressione ha avviato le indagini che sono riservatissime. Il ragazzo fa parte di una famiglia del tutto normale e nulla faceva presagire l’accoltellamento. Gli agenti del commissariato di Mesagne hanno battuto la zona alla ricerca di telecamere di video sorveglianza private che possano aver ripreso qualcosa inerente il fattaccio. Le indagini spaziano a 360 gradi anche se dovrebbe essere esclusa la pista della criminalità. Probabilmente il tutto è maturato in un ambito strettamente personale. Si sta valutando anche l’ipotesi di un litigio finito in rissa e poi nel ferimento. L’arma dell’aggressore non è stata ancora rinvenuta. Il reparto scientifico della polizia ha rilevato sul posto dell’aggressione tracce ritenute interessanti.
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