I reati per cui è stato condannato sono detenzione di armi da guerra, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e detenzione illecita di stupefacenti. La condanna è riconducibile all’operazione denominata “Neve Tarantina” del Comando Provinciale Carabinieri di Taranto che nel gennaio del 2014 portò all’esecuzione di 30 provvedimenti cautelari dei quali 17 in carcere, emessi dal GIP del Tribunale di Lecce su richiesta del procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo salentino. Nel corso dell’attività investigativa furono individuati i canali di rifornimento dello stupefacente nella città jonica, uno proveniente dalla Colombia attraverso la Spagna, uno dal quartiere Japigia di Bari e il terzo da Gioia Tauro tramite le famiglie calabresi e lucane.
Nel corso dell’indagine venne scoperto anche una sorta di laboratorio utilizzato per il taglio dello stupefacente e nel corso delle perquisizioni vennero rinvenute anche delle armi. L’arrestato dopo l’espletamento delle formalità di rito è stato associato nella Casa Circondariale di Brindisi come disposto dall’Autorità Giudiziaria.