200 mila euro a Mesagne per un centro antiviolenza In evidenza

Luglio 27, 2019 1975

violenza donne --Il Comune di Mesagne ha ricevuto

un finanziamento di 200 mila euro da destinare alla realizzazione di un centro antiviolenza per le donne. Quello della violenza alle donne, sia fisica che psicologica - quasi sempre da parte di mariti, compagni, fidanzati ed ancor più “dall’ex” - è un fenomeno purtroppo che si estende sempre più, anche nelle nostre realtà territoriali, come emerge dalle esigue denunce presentate dalle donne che, molto spesso, si determinano ad “uscire allo scoperto” solo quando arrivano all’ultimo stadio e sono in pericolo di vita loro stesse ed i loro bambini. La richiesta del finanziamento era stata fatta il 18 ottobre 2018 dall’allora giunta Molfetta al ministero degli Interni il progetto per la ristrutturazione e la fruizione pubblica di due immobili confiscati alla mafia, collocati rispettivamente in via Panaro, per la confisca Gagliardi, e via Manfredi Svevo, immobile confiscato a Peppo Leo. Il progetto, predisposto a più mani dai Servizi Sociali, dagli uffici Patrimonio e Lavori Pubblici, partecipa al Pon legalità 2014 – 2020 per un importo richiesto di circa 200 mila euro destinati alla ri-funzionalizzazione dei due immobili. Gli stessi saranno riqualificati per dare vita ad un Centro Antiviolenza, strutturato in due sedi. La prima, in via Panaro, adibita ad ufficio di " front office " e di accoglienza dell’utenza mentre la seconda, in via Manfredi Svevo, destinata ad un centro ascolto con servizi aggiuntivi, come ambiente per incontri protetti, spazi per laboratori, gruppi di auto-mutuo-aiuto. Infatti, quasi sempre le donne che subiscono violenze in famiglia non sanno come uscire da questa spirale, si sentono sole. Fortunatamente in Italia, come nel resto d'Europa, c’è una rete di aiuto che prende in carico le vittime di violenza domestica fin dall'inizio e le accompagna in tutto il percorso di fuoriuscita dalla situazione violenta. Con case-rifugio e assistenza psicologica e legale. “Ho tifato tanto per questo progetto ed oggi, da semplice cittadino, sono stracontento che l’amministrazione Matarrelli possa realizzare quanto prima una struttura di alto valore sociale su due immobili che, confiscati alla criminalità organizzata, sono stati “restituiti” alla collettività, da utilizzare per fini sociali”, ha spiegato l’ex presidente del Consiglio comunale Fernando Orsini. “Ora è tutto nelle mani dell'ufficio tecnico”, ha precisato Anna Maria Scalera, assessore ai Percorsi di legalità che ha tenuto a precisare che “dopo la ristrutturazione dei due immobili, si procederà all'assegnazione del bene ad una cooperativa che si occupa di violenza contro le donne. Pensiamo ad uno sportello di accoglienza e presa in carico e ad un percorso laboratoriale e formativo, dotato di attrezzature specifiche per la gestione dei casi di violenza”. Quindi ha precisato: “Il nostro territorio potrà usufruire di un servizio del quale attualmente è completamente sprovvisto. Il fenomeno della violenza contro le donne è in forte crescita. Per fortuna oggi molte chiedono aiuto e noi, come servizio di solidarietà sociale, abbiamo il dovere di supportarle”.  

Ultima modifica il Sabato, 27 Luglio 2019 15:31