Le docenti sentinelle contro gli abusi sessuali

Luglio 31, 2019 1344

docentiProtagoniste di questa brutta storia sono,

senza ombra di dubbio, le docenti dell’istituto di istruzione superiore che hanno saputo ben leggere il disagio della vittima tra le righe dei pensieri che la giovane aveva scritto, in classe, su di un foglio di carta. Infatti, non è facile intercettare i campanelli di allarme. Questo perché il sospetto dell’abuso e la seguente denuncia, pur considerata necessaria, è resa difficoltosa da una serie di fattori legati principalmente all’incertezza sulle prassi da seguire e all’insicurezza nel rilevamento dei segnali di abuso. Molte volte, ci si trova di fronte alla difficoltà dei docenti a segnalare le situazioni sospette che risulta essere, inoltre, collegata al timore di ripercussioni negative per la vittima, al timore di conseguenze personali e a paure più generiche. Nel caso specifico, invece, sia la docente che la dirigente scolastica hanno saputo affrontare il problema con estrema professionalità. Seguendo alla lettera i protocolli didattici che regolamentano questo tipo di violenza. “Dal racconto è emerso come la ragazza avesse vissuto quanto subito come palese ingiustizia, tanto da richiedere di essere collocata in una struttura che aveva in precedenza frequentato e in cui si era trovata molto bene”, ha sottolineato il commissario Maruzzella durate il briefing che si è svolto ieri in commissariato. Lo stesso poliziotto ha elogiato il lavoro delle docenti: “La sensibilità dimostrata dalle docenti – ha detto - conferma che la scuola è un luogo principe in cui far emergere le proprie personalità e, purtroppo, anche le sofferenze”. Il pubblico ministero che ha indagato sui due uomini è Rosalba De Luca, della Procura di Taranto, che ha chiesto al Gip, Pompeo Carriere, la misura cautelare che ha indicato nell’esecuzione in regime di detenzione in carcere per la gravità dei fatti accertati.