Mesagne. Il De Lellis senza cardiologo e dietologo

Agosto 20, 2019 1602

ospedale-de-lellis-ingressoMancano 11 giorni al primo settembre, data in cui secondo

i vertici dell’Asl di Brindisi dovrà entrare in funzione la piastra poliambulatoriale presso l’ospedale San Camillo de Lellis di Mesagne, e nulla è stato finora realizzato. Come non è stato ancora sottoscritto, ad esempio, il rinnovo del contratto di manutenzione della struttura alla luce di una miriade di criticità esistenti. Un esempio? Se si fulmina una lampadina, in un qualsiasi ambiente, non c’è nessuno del personale sanitario autorizzato a cambiarla. Ed è inutile nascondersi dietro alla giustificazione del “periodo di ferie” poiché queste criticità erano presenti già da tempo. Le difficoltà, come si vede, non mancano nel nosocomio. Si pensi che attualmente, a causa delle ferie estive, non c’è un cardiologo in servizio che possa leggere i tracciati e non c’è il dietologo che possa stilare un piano terapeutico per i pazienti. I tracciati degli elettrocardiogrammi sono inviati presso l’ospedale di San Pietro Vernotico dove un medico li legge e li referta. Eppure nei magazzini del “De Lellis” vi sono imballati i macchinari necessari a mettere in atto il servizio di telemedicina. Acquistati, inutilizzati e lasciati imballati. Poi, c’è da prendere atto che il reparto di Radiologia ha alcune difficoltà per la messa in funzione della tac con il mezzo di contrasto per mancanza di personale. Situazioni di criticità sanitaria che incidono negativamente anche sulla funzionalità dell’ospedale di comunità. E pensare che per la struttura sanitaria di Mesagne, secondo il direttore generale dell’Asl, sono stati stanziati 13 milioni di euro per realizzare le opere sanitarie necessarie alla sua funzionalità, secondo i dettami del piano di riordino ospedaliero. E che dire del tormentone sulla gestione del personale. Da una parte c’è carenza di personale specializzato, basta leggere le cronache sull’ospedale “Perrino” di Brindisi, mentre dall’altra c’è personale sanitario utilizzato impropriamente nei front office, o in altri servizi territoriali, che potrebbe colmare le criticità. A loro posto potrebbe essere formato e utilizzato il personale dipendente, precedentemente impiegato nei servizi di assistenza scolastica, oggi presente nei vari servizi territoriali. Infine, è ancora tutta da chiarire la necessità di utilizzare per il day-surgery il personale anche nelle ore pomeridine giacché il servizio termina alle ore 14,00. Lo scorso 17 luglio il sindaco di Mesagne, Toni Matarrelli, aveva incontrato nel nosocomio il direttore generale dell’Asl, Giuseppe Pasqualone, al quale aveva fatto presente le difficoltà lamentate dall’utenza, per ottenere e varie prestazioni sanitarie, strappando la promessa che entro il prossimo mese di settembre il tutto sarebbe stato risolto. “Come massima autorità sanitaria locale – aveva spiegato il sindaco – ho chiesto al direttore Pasqualone un punto della situazione del nosocomio mesagnese. Rappresento gli interessi della nostra comunità e per tali motivi ho chiesto al direttore impegni concreti”. Tuttavia, a poco meno di due settimane da settembre i problemi sono ancora irrisolti.