Mesagne. A breve ingiunzione a chi non utilizza locali comunali

Settembre 21, 2019 1920

piazza dei commestibili in liricaIl boom di turisti che a Mesagne

si è registrato questa estate ha fatto da traino per l’assegnazione dei quattro locali di proprietà comunale presenti in piazza dei Commestibili, nel cuore del centro storico cittadino. Le buste sono state aperte presso l’assessorato alle Attività produttive e dal loro interno sono uscite delle offerte strabilianti. In un caso si è avuta un’offerta in aumento, sul prezzo base di 6 euro a metro quadrato, del 600 per cento, altre due offerte del 500 per cento di aumento e altre 3 offerte con un rialzo del 300 per cento. In pratica un locale di 27 metri quadrati al costo base mensile di 162 euro con l‘aumento del 600 per cento adesso costerà 1.134 euro al mese. Inutile dire che i locali, appena saranno espletate tutte le procedure previste dal bando, saranno assegnati. In particolare gli uffici stanno verificando che i vincitori non abbiano debiti pregressi con l’ente. Le richieste pervenute in Comune hanno come destinazione finale attività gastronomiche. Tuttavia, l’aggiudicazione dei locali a prezzi esorbitanti ha innescato alcune polemiche da parte di Mesagne Bene comune che avrebbe gradito che i locali fossero assegnati per aprire spazi artigianali o culturali. “Un centro storico che si satura di una monocultura di ristoratori con decine di pub, ristoranti gelaterie, paninerie, baguetterie, insalaterie, sarà solo apparentemente vivo”, hanno tenuto a fare notare dall’associazione di ambientalisti. Intanto, il Comune è soddisfatto dalle assegnazioni e si sta già muovendo per mettere in mora coloro che hanno in fitto locali comunali e non li utilizzano. “Siamo molto soddisfatti da questa gara che la responsabile dell’ufficio, Lucia Baldassarre, e i suoi collaboratori hanno svolto al meglio”, ha spiegato Antonello Mingenti, assessore alle Attività produttive che, inoltre, ha tenuto a mettere in evidenza che “il bando spiegava chiaramente che i locali sarebbero stati assegnati al maggior offerente. Inoltre, nei prossimi giorni l’ufficio metterà in mora coloro che detengono locali comunali e non li utilizzano per attività commerciali”. Infine, tra le clausole delle assegnazioni ci sarà anche una polizia fideiussoria che l’assegnatario dovrà sottoscrivere e che dovrà garantire il Comune in caso di insolvenza dello stesso. Intanto, gli ambientalisti sono scettici sulle assegnazioni. “Il Comune ha puntato tutto sui soldi: nessuna offerta tecnica, nessuna valutazione del progetto, in vendita al migliore offerente”, hanno sottolineato da Mesagne Bene Comune -. A nostro parere l'indirizzo è invece fondamentale. Il portafogli pieno nasconde diverse insidie, che non riguardano solo piazza Commestibili, ma evidenziano criticità di un modello di sviluppo che il centro storico vive senza guida e indirizzo”. Ed ancora: “Sono arrivate esclusivamente offerte legate alla ristorazione. Cultura, servizi, artigianato, sono vitali per la città e per il centro storico, ma offerte a tanti zeri non sono alla portata degli imprenditori che operano in questi settori”, hanno concluso gli ambientalisti che hanno tenuto a fare notare come “tanti centri storici che non hanno governato questi aspetti sono stati svuotati dalla propria ricchezza principale, la comunità che lo vive”.