veri gioielli di arte, cadono a pezzi. Utile fare un elenco poiché si va dall’ingresso ottocentesco del cimitero al monumento ai caduti all’interno dello stesso camposanto. Dalla chiesa di Santa Maria in Betlem al balcone del palazzo Rini-Scazzeri. Per non parlare delle chiese di San Cosimo, chiusa al pubblico, le statue della chiesa matrice e di Sant’Anna, in piazza Orsini del Balzo. E’ di ieri il distacco di alcuni conci di tufi da Palazzo dei Celestini, sede della municipalità, e il transennamento della zona per evitare rischi ai passanti. Dunque, cadono pezzi di tufo dai balconi di Palazzo dei Celestini in via Gualtiero D’Ocra, affianco alle Poste centrali. Lo stabile è sede del municipio ed ha bisogno di profondi restauri. L’architettura barocca, ricca di fregi, sta subendo danni considerevoli dovuti sia alle intemperie sia al guano dei piccioni che stanno sbriciolamento il carparo. A dare l’allarme alcuni passanti che hanno trovato a terra dei piccoli pezzi che si erano staccati dalle colonne dei balconi presenti sulla facciata posteriore del palazzo ed hanno avvisato la polizia locale. L’ufficio Urbanistica, per mettere in sicurezza la zona, ha disposto il transennamento del marciapiede almeno nella parte sotto alla facciata. Problematiche simili erano state registrate per la facciata dealla chiesa di Santa Maria al momento ancora nascosta da una impalcatura. “Per molti, troppi anni, non si è data la giusta considerazione alla preoccupante situazione dei Beni monumentali della città e oggi piangiamo le diverse criticità che di volta in volta stanno emergendo”, ha spiegato Mimmo Stella, delegato del sindaco per i Beni culturali e centro storico -. Nei mesi scorsi l'ufficio Tecnico, ha provveduto alla messa in sicurezza di alcune statue sull'apice della facciata della Chiesa matrice, degli elementi scultorei di Porta Nuova e del loggiato al centro di Palazzo Guarini. Ancor prima, la Curia di Brindisi ha provveduto ad innalzare l'impalcatura sulla facciata della Chiesa di Santa Maria di Betlemme e sul loggiato di Palazzo Rini-Scazzeri. Mentre da anni, la Chiesa di San Cosimo, sempre in pieno centro storico, è chiusa perché inagibile. “Nei prossimi giorni è previsto un monitoraggio delle stanze soprane sul retro della chiesa di Sant'Anna e pare ci siano altri monumenti che presentano altre problematiche”, ha precisato l’esperto che ha aggiunto “ora più che mai, c'è bisogno di un elenco completo delle criticità su tutto il patrimonio monumentale, custodito all'interno della città di Mesagne, atto propedeutico alla stesura di un elenco di priorità di interventi che dovrà peculiarizzare la nostra azione amministrativa”. Intanto, i tecnici del Comune hanno effettuato una perizia sull’antico monastero. “È stata effettuata una verifica cui seguirà una messa in sicurezza dell’immobile – ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici, Roberto D’Ancona -. Successivamente vedremo di intercettare qualche finanziamento che ci possa permettere di realizzare un progetto di restauro complessivo. Purtroppo nella stessa situazione si trovano altri beni architettonici che per anni non hanno avuto una manutenzione ordinaria”.
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