i Carabinieri del Comando Provinciale di Brindisi stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del locale Tribunale, su richiesta della Procura della Repubblica, concordante con le risultanze investigative prodotte dalla Compagnia di San Vito dei Normanni (BR), nei confronti di 20 persone (fra cui tre donne), ritenute responsabili a vario titolo dei reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione abusiva di armi, estorsioni, corruzione rivelazione di segreti inerenti a un procedimento penale e detenzione di banconote false.
“Indagine BRONX”
Nella mattinata odierna, in Carovigno (BR), San Vito dei Normanni (BR), San Michele Salentino (BR), Brindisi, Monteporzio (RM) e Trento, i Carabinieri della Compagnia di San Vito dei Normanni (BR), collaborati nella fase esecutiva da personale del Comando Provinciale di Brindisi, dall’11° Reggimento “Puglia”, dallo Squadrone Eliportato Carabinieri “Puglia”, dal Nucleo Elicotteri dei Carabinieri di Bari e dal Nucleo Cinofili di Modugno, hanno detto esecuzione all’ordinanza n. 4783/18 R.G.N.R. e N. 4500/19 Reg. G.I.P., applicativa delle misure coercitive della custodia cautelare in carcere, degli arresti domiciliari e dell’obbligo di dimora nel Comune di residenza, nonché della misura interdittiva della sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio, nei confronti di 20 soggetti, residenti nei comuni di Carovigno, San Vito dei Normanni, San Michele Salentino, Ostuni e Brindisi.
In particolare, l’Ufficio del G.I.P. del Tribunale di Brindisi accogliendo pienamente la richiesta di misura depositata dalla Procura della Repubblica, ha emesso:
- Ordinanza della custodia cautelare in carcere nei confronti di 14 soggetti:
- CACCETTA Armando nato a Ostuni il 15 marzo 1983;
- DI GIOIA Savio nato a Mesagne il 3 febbraio 1981;
- DI LATTE Alessio nato a Ostuni il 29 aprile 1987;
- FERRI Christian nato a Brindisi il 17 dicembre 1988;
- LEO Francesco nato a Isola Capo Rizzuto il 16 gennaio 1971;
- MONNA Vincenzo, nato a Cisternino l’11 gennaio 1984;
- SAPONARO Angelo nato a Cisternino il 13 dicembre 1989;
- SAPONARO Cosimo, nato a Ostuni il 17 dicembre 1990;
- SAPONARO Giovanni, nato a Carovigno il 21 maggio 1962;
- SAPONARO Cosimo, nato a Ostuni il 2 giugno 1960;
- SCATIGNA Mirco, nato a Ostuni il 7 marzo 1994;
- SUMA Giuseppe, nato a Ostuni il 14 maggio 1983;
- TURRISI Francesco, nato a Ostuni il 27 luglio 1976;
- VENERITO Pietro, nato a Ceglie Messapica il 19 giugno 1991.
- Ordinanza di applicazione della misura degli arresti domiciliari nei confronti di 4 soggetti (di cui 2 al momento irreperibili):
- CARDONE Catia, nato a Ostuni il 3 febbraio 1987;
- MOORE Lucia Nicol, nata in Inghilterra il 16 giugno 1998;
- Ordinanza di applicazione della misura cautelare dell’obbligo di dimora nei confronti di GRECO Maria Belvedere, nata a Carovigno il 12 maggio 1973
- Ordinanza di applicazione della misura interdittiva della sospensione dal pubblico ufficio/servizio di 1 anno, nei confronti di ZURLO Antonello (Appuntato Scelto dei Carabinieri, attualmente sospeso a tempo indeterminato dal servizio e rimosso dal grado).
All’esecuzione dei provvedimenti cautelari personali, coordinata dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Brindisi, stanno partecipando 150 Carabinieri provenienti da tutta la Regione, lo Squadrone Eliportato Carabinieri “Puglia” e il Nucleo Cinofili dei Carabinieri di Modugno.
L’attività d’indagine, condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di San Vito dei Normanni trae origine dalla denuncia di tentata estorsione, presentata il 20 settembre 2018 da un libero professionista di Carovigno. In particolare, l’uomo ha dichiarato di essersi candidato alle elezioni comunali del maggio 2018 (non venendo tuttavia eletto) e di essere stato successivamente contattato da CACCETTA Armando il quale gli aveva richiesto una somma in denaro, vantando in maniera pretestuosa un debito di 500 euro. Non contento, qualche giorno dopo, il CACCETTA aveva raggiunto l’uomo presso un bar e lo aveva colpito con un pugno, minacciandolo di morte.
Oltre all’estorsione tentata, nei confronti del libero professionista, sono inoltre stati documentati ulteriori tentativi di estorsione da parte di CACCETTA Armando, SAPONARO Giovanni, SAPONARO Cosimo e LEO Francesco nei confronti di altri liberi professionisti e commercianti di Carovigno.
Avviata l’indagine, i Carabinieri del N.O.R. di San Vito dei Normanni sotto la guida del Sostituto Procuratore della Repubblica Dott. Pierpaolo Montinaro, hanno aggredito con attività investigativa di tipo tradizionale (pedinamenti, osservazioni, analisi) e di tipo tecnico sia CACCETTA Armando, sia tutti i soggetti inseriti nel suo circuito relazionale, con i quali il predetto era dedito alla commissione di numerosi reati, tra cui –principalmente - la detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, le estorsioni, detenzione e poto illegale di armi, spendita di monete false.
Nel quadro complessivo investigato, gli elementi emersi nel corso dell’attività d’indagine e dalla ricostruzione effettuata dal Pubblico Ministero, è risultato pacifico attribuire un ruolo di primo piano sia a CACCETTA Armando sia a SAPONARO Giovanni (facente parte, quest’ultimo, della compagine societaria della squadra di Calcio del Carovigno e responsabile di estorsioni ai danni di imprenditori locali) capace anche di gestire e coinvolgere nell’attività di spaccio, minori di anni 18.
Nel corso dell’indagine, grazie alle attività di riscontro con sequestri di cocaina, marijuana e hashish ed agli arresti in flagranza di reato effettuati in corso d’opera, è emerso il coinvolgimento nell’attività di spaccio di DI LATTE Alessio e CARDONE Catia, che erano soliti raggiungere gli acquirenti a bordo del proprio veicolo dopo aver fatto la spola dal luogo di rifornimento dello stupefacente, opportunamente occultato in luoghi isolati di campagna e opportunamente selezionati per eludere i controlli.
Inoltre, con il medesimo modus operandi, è emerso il coinvolgimento di SAPONARO Cosimo, MOORE Lucia Nicole, FERRI Christian, MONNA Vincenzo, SUMA Giuseppe, SAPONARO Angelo, SHAHINI Korado e SCATIGNA Mirco detto “sceriffo” – quest’ultimo aiutato dalla propria madre GRECO Maria, nell’attività di spaccio.
È stata inoltre documentata la spartizione territoriale dell’attività di spaccio, che per quanto riguarda la piazza di San Vito dei Normanni, era demandata alle figure di DI GIOIA Savio e TURRISI Francesco. Proprio da alcuni dissidi scaturiti a seguito di tale spartizione territoriale, sono state inoltre documentate alcune tensioni tra gli indagati, enfatizzate dalla non comune pericolosità sociale di taluni di loro, come nel caso proprio di DI GIOIA Savio. Quest’ultimo è infatti risultato responsabile dell’esplosione di alcuni colpi di arma da fuoco sull’abitazione del carovignese SAPONARO Cosimo.
Disponibilità di armi anche per il sanmichelano VENERITO Pietro e per il cittadino albanese SILAGHI Florentin Marius, capaci di uccidere senza remore, a bruciapelo per poi dargli fuoco, il cane di quest’ultimo dopo aver tentato di strangolarlo con una corda. Il cane è stato ucciso perché divenuto all’improvviso scomodo, in quanto dimorava presso un trullo nelle campagne tra San Vito dei Normanni e San Michele Salentino, ove i predetti avevano pianificato di ospitare alcuni latitanti provenienti da fuori regione.
Come si è detto, l’indagine avviata nel mese di settembre 2018, ha riguardato più territori sotto il Comando della Compagnia di San Vito dei Normanni ed è stata svolta anche con il supporto di strumentazione tecnica per le intercettazioni. Tuttavia, in un momento particolare dell’indagine, i Carabinieri si sono resi conto come alcuni dispositivi tecnici venissero rinvenuti da taluni indagati con estrema facilità. Gli approfondimenti in merito hanno consentito di individuare un Appuntato dei Carabiniere infedele, ZURLO Antonello, all’epoca dei fatti effettivo all’Aliquota Radiomobile del N.O.R. ed emerso in costante contatto con il sopra menzionato TURRISI Francesco (agli arresti domiciliari nella propria abitazione di San Vito dei Normanni per aver esploso nel 2018, 5 colpi d’arma da fuoco nei confronti di un soggetto sanvitese). Nel corso degli incontri, documentati anche con sistema di videosorveglianza, il militare era solito riferire informazioni relative all’indagine in corso. In una circostanza in particolare, Zurlo è stato “colto sul fatto” mentre all’interno dell’abitazione del TURRISI, stava raccontando a quest’ultimo gli ultimi progressi investigativi.
Nel corso dell’indagine, nell’ambito dello spaccio di stupefacenti sono inoltre stati raggiunti i seguenti risultati:
- 11 persone tratte in arresto in flagranza di reato;
- 7 persone deferite in stato di libertà;
- sequestrati complessivamente 215,3 kg di marijuana, 250 gr di cocaina e 45 gr di hashish;