Brindisi. Arrestato albanese coinvolto in conflitto a fuoco con Carabinieri il 30 gennaio

Febbraio 04, 2020 1419

2020-02-04 191043La Procura della Repubblica di Teramo ha coordinato le indagini, ottimamente espletate dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Teramo, in collaborazione con quelli del Comando Provinciale di Brindisi che hanno rintracciato e sottoposto a fermo di indiziato di delitto un pericolosissimo soggetto pluripregiudicato per reati nel settore degli stupefacenti di origini albanesi X.R. classe 1990, domiciliato nella Provincia di Ascoli Piceno, ritenuto responsabile del gravissimo episodio accaduto nella mattina del 30 gennaio u.s., nell'agro del Comune di Colonnella.

In particolare, la persona fermata aveva in precedenza ingaggiato un conflitto a fuoco nei confronti di un equipaggio dell' Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Alba Adriatica intervenuta presso una sala slot "Admiral" per controllare una donna dal fare sospetto all' esterno del locale. I Carabinieri, dopo aver fermato la donna, asseritamente di origini brasiliane, che si aggirava nei pressi di quella sala slot ed avere accertato che era priva di documenti per !'identificazione e, dopo aver atteso l'arrivo di una pattuglia a supporto, continuavano il loro giro di perlustrazione incrociando nei pressi una Toyota Auris di colore nero, già segnalata per un altro episodio di rapina ad una sala slot ubicata sulla bonifica del Tronto, in data 23 gennaio 2020.

2020-02-04 192943Alla vista dell'equipaggio, l'uomo alla guida invertiva la marcia per darsi a precipitosa fuga inseguito immediatamente dai Carabinieri. Durante il lungo e pericoloso inseguimento giunti sulle colline della località Civita del Comune di Colonnella, l'uomo dapprima lanciava dal finestrino alcuni oggetti contundenti verso la macchina d'Istituto, per poi sporgersi ed esplodere numerosi colpi di arma da fuoco con una pistola semiautomatica, che fortunatamente non colpivano i militari. Nel proseguire nella sua folle fuga, l'uomo alla guida della Toyota perdeva il controllo del mezzo che finiva la sua corsa su di un muro perimetrale. Non appena scendeva dal mezzo, il conducente apriva nuovamente il fuoco nei confronti dei militari fermatisi a pochi metri da lui, questa volta attingendo l'autoradio.

A questo punto i Carabinieri reagivano al fuoco ma il giovane conducente riusciva a dileguarsi lanciandosi giù per la scarpata, facendo perdere le proprie tracce. Immediatamente scattava il piano di ricerche attuato da numerose pattuglie dei Carabinieri, che in breve tempo circondavano la zona. Il fuggitivo nella sua fuga rapinava dapprima un contadino del suo ciclomotore, per poi rapinare un automobilista della sua Mercedes classe E, continuando la sua fuga. Questa autovettura veniva rinvenuta abbandonata nei pressi del Comune di Colli del Tronto (AP), dove si estendevano le ricerche del fuggitivo in collaborazione con il Comando Provinciale di Ascoli Piceno. Parallelamente alle ricerche, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Teramo, venivano attivate complesse attività di indagine anche tecniche, tese da subito all'identificazione dell'autore della sparatoria per poi circoscrivere la sfera di interessi e frequentazioni, con l'obiettivo di bloccare nel più breve tempo possibile il pericoloso fuggiasco, che rappresentava un serissimo pericolo per l'incolumità della comunità poiché si nascondeva armato di pistola, particolarmente aggressivo alla luce degli episodi delittuosi dei quali si era reso responsabile verso i coraggiosi Carabinieri.

Le attività d'indagine, dopo aver identificato l'autore della sparatoria, consentivano di localizzare il fuggitivo nel centro storico della Città di Brindisi, già nella mattina di Domenica 2 u.s., dove una rete di fiancheggiatori lo avevano fatto giungere, fornendogli ogni utile supporto logistico. Questa mattina, dopo due giorni di incessanti ricerche, i Carabinieri dei Comandi Provinciali di Teramo e Brindisi, individuavano il pregiudicato albanese in un androne di un piccolo condominio del centro storico della Città di Brindisi, bloccandolo con rapidità per evitare che potesse utilizzare l'arma che gli è stata rinvenuta addosso, la stessa pistola marca Beretta, calibro 22 con matricola abrasa, con lO proiettili nel caricatore, che aveva già utilizzato contro i Carabinieri. Nella successiva perquisizione personale, all'interno del suo zainetto venivano rinvenuti ulteriori 20 proiettili sempre calibro 22, tutto sottoposto a sequestro. Si evidenzia il lavoro encomiabile svolto dall' Arma dei Carabinieri, che ha conseguito importanti risultati investigativi. 

Ultima modifica il Mercoledì, 05 Febbraio 2020 20:11