di crescita di consumo di alcool che negli ultimi anni si è registrato tra i giovani. Purtroppo l’abuso di alcool in Italia è un fenomeno che nel corso degli ultimi anni si è tristemente connotato come prima causa di mortalità prematura, disabilità e, in generale, di rischio per i giovani; le elaborazioni prodotte dall’Osservatorio Nazionale Alcol e dal Centro dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per la ricerca sull’alcol in Istituto Superiore di Sanità. L’alcool è per i giovani la prima causa di morte a seguito di incidente stradale, alcool correlato sia in qualità di conducente, che di trasportato e di pedone. Un esperto, in questo campo, è il dottor Salvatore De Fazio, da sei anni responsabile per l’Asl del Sert di Mesagne. “Voglio subito dire che l’accesso al servizio è volontario, gratuito, riservato e non filtrato, cioè non c’è bisogno di una ricetta medica”, ha esordito il dottor De Fazio nello spiegare la tipologia di prestazione che offre il Sert. “Il nostro è un servizio medico, psicologico e sociale – ha continuato il medico -. Una volta che accogliamo il paziente poniamo una diagnosi suffragata anche da accertamenti clinici. Segue un colloquio. Infine, il soggetto è sottoposto a trattamento integrato, farmacologico e psicoterapeutico. Posso dire che con una buona terapia farmacologica, motivando il soggetto con la psicoterapia e con i trattamenti residenziali una buona percentuale di paziente, circa il 40 per cento, a cinque anni non è più in fase attiva”. Oggi se da un lato il servizio per le tossicodipendenze dell’Asl “ha a sua disposizione degli ottimi farmaci per la cura dell’alcol dipendenza dall’altro il fenomeno del poliabuso, ovvero l’uso combinato di più sostanze, rende la prognosi di fatto più complessa”, ha precisato il dottor De Fazio. Tuttavia, l’alcolismo si manifesta in tutte le fasce di età. “Questo perché l’alcol è una bevanda legale – ha precisato il dottor De Fazio – di facile reperibilità, aumento gli effetti di altre sostanze. Inoltre, l’alcol ha un’accettazione sociale e culturale poiché è un alimento. Naturalmente dove c’è una maggiore diffusione c’è maggiore possibilità d’uso dell’alcol”. Presso il Sert di Mesagne arrivano persone bisognevoli di aiuto medico in base a tre categorie: chi in passato ha utilizzato sostanze stupefacenti del tipo eroina e oggi si è rifugiato nell’alcool; i giovani che fanno uso di alcool puro e, infine, quelle persone che utilizzano occasionalmente l’alcol, ma quando lo fanno, principalmente nel fine settimana, si intossicano. Il così detto “binge drinking”. “Nella maggior parte dei casi il percorso di disintossicazione è facilitato dalla presenza dei familiari. Al contrario è critico quando i soggetti alcolizzati sono soli e non seguono le terapie prescritte”, ha concluso il dottore De Fazio che ha tenuto a confermare che “l’utilizzo dell’alcol è in aumento”. A questo punto la prevenzione passa anche dall’Amministrazione comunale che ha il dovere di effettuare i controlli nei locali per assicurarsi che non vendano bevande alcoliche ai minorenni.
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