sta diventando un problema piuttosto pericoloso a Mesagne tanto che potrebbe divenire un’emergenza sociale. La fascia degli assuntori va dai 13 ai 35 anni. Proprio così, i giovani che utilizzano la droga, molto spesso, sono ragazzini di 13 anni che, per sfuggire ai controlli delle forze dell’ordine, si drogano in casa, all’insaputa dei genitori. “Purtroppo è vero – ha spiegato il comandante della compagnia dei carabinieri di San Vito dei Normanni, Antonio Corvino -. È accaduto proprio a Mesagne che un ragazzino di 13 anni ha assunto della sostanza stupefacente mischiata ad alcool nella sua abitazione. Un cocktail pericolosissimo. Purtroppo ha avuto un collasso cardiocircolatorio e si è salvato solo grazie al pronto intervento nostro e del personale del 118”. Dunque, il consumo di droga è piuttosto diffuso nella provincia di Brindisi, Mesagne è tutt’altro che un’oasi felice. Dai sequestri che periodicamente effettuano i carabinieri, sul territorio locale, si possono notare vari tipi di sostanze. Dall’hascisc alla marijuana, dall’eroina alla cocaina. Nessun sequestro, fortunatamente, c’è stato di ecstasy che per lo più la si trova nei luoghi dove ci sono delle discoteche. “La quantità è molto diffusa. A Mesagne, come negli altri sei Comuni di nostra competenza. Quello che ci preoccupa è che queste sostanze sono assunte anche da ragazzini che hanno 13/14 anni”, ha fato notare il comandante -. Purtroppo posso confermare che su Mesagne la diffusione della droga è piuttosto preoccupante specialmente nella fascia di età che va dai 13 ai 35 anni”. Negli ultimi quattro mesi i militari hanno sequestrato 150 grammi di cocaina, 20 grammi di eroina, 600 grammi di hascisc e 950 grammi di marijuana. A gestire il fiume di droga c’è sempre la criminalità organizzata. In città le zone calde dello spaccio sono almeno tre. “Sono tutte costantemente monitorate. Dal parco “Potì” al centro storico la nostra attenzione è massima. In queste zone effettuiamo, anche con l’ausilio di personale in borghese, delle azioni preventive per non invogliare i giovani a consumare sostanze stupefacenti. Partendo proprio dagli spinelli”, ha spiegato l’ufficiale della Benemerita. Purtroppo i giovani assuntori non conoscono le conseguenze cui vanno incontro se sono beccati con della droga. “Le conseguenze sono pesanti per il giovane trovato in possesso anche di una droga che lui reputa essere “leggera”, come appunto lo spinello”, ha precisato il capitano Corvino -. Innanzitutto, gli è sospesa la patente, se l’ha già conseguita, poi deve fare un corso riabilitativo al Sert ed un colloquio in prefettura. Situazioni che gli creeranno difficoltà anche nel trovare un posto di lavoro causandone, ad esempio, l’esclusione da un concorso presso le forze dell’ordine”. Per svolgere un’incisiva azione di prevenzione il capitano Corvino, con i suoi uomini, svolgono periodicamente degli incontri educativi nelle scuole. “Devo dire che su questo fronte i plessi scolastici mesagnesi rispondono molto bene. Dirigenti e docenti hanno un ruolo attivo e collaborativo”.
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