Forzano l'entrata all'Eurospin per fare la spesa. Denunciati

Marzo 18, 2020 1556

volanteAlle ore 11.00 odierne, davanti al supermercato “Eurospin” sito al Brin Park, si presentavano due donne, P.R di anni 50 e P.T. di anni 21, quest’ultima con la figlioletta di 3 anni. Le donne cercavano di entrare direttamente all’interno dell’esercizio commerciale senza rispettare il flusso regolamentato per contrastare la diffusione del virus COVID-19, ma venivano fermate dalla G.P.G. lì in servizio.

Veniva loro detto di attendere che uscisse un cliente già all’interno per poi accedere una alla volta. Per tutta risposta le due donne iniziavano ad inveire nei confronti dell’uomo con parole ingiuriose, in stretto dialetto brindisino, affermando che facevano quello che volevano senza accettare disposizioni da alcuno. Tanta era la furia delle donne che la G.P.G., notando un equipaggio della Sezione Volanti che transitava nei pressi, ne chiedeva l’intervento. Gli operatori spiegavano ai clienti in attesa, quindi anche alle due donne, che necessariamente l’ingresso per fare la spesa doveva essere regolamentato: quindi, vedendo che gli animi erano tranquilli, risalivano nell’autovettura di servizio. Non erano ancora ripartiti che la stessa G.P.G. li richiamava dicendo che le due donne erano, di forza, entrate nel supermercato. Individuate all’interno del negozio le due donne venivano fatte uscire e si procedeva alla loro identificazione e alla relativa denuncia.

Erano quasi stati terminati gli atti di rito, quando si avvicinava S.D. di anni 23, figlio di P.R. e compagno di P.T., che si avvicinava con fare minaccioso agli operanti, ingiuriandoli, minacciandoli di morte. Gli agenti lo bloccavano e lo conducevano negli Uffici della Sezione Volanti per gli atti di competenza, quando, improvvisamente, la madre di S.D. si frapponeva tra lui e i poliziotti, li spingeva in modo che potesse darsi alla fuga. Questi nella fuga non tralasciava di minacciare di morte anche la GPG che nel frattempo era uscito dal locale commerciale.

L’uomo, inutilmente cercato, è stato deferito in stato di libertà per minaccia grave a P.U., oltraggio e resistenza a P.U.; la madre, P.R, veniva deferita all’A.G. per oltraggio e resistenza a P.U., nonché ai sensi dell’art. 650 c.p. così come stabilito all’art. 3 comma 4 del D.L. 23 febbraio 2020, n. 6 e successive modifiche, unitamente alla donna più giovane.

Ultima modifica il Mercoledì, 18 Marzo 2020 18:17