sulle Residenze socio sanitarie e sulle Residenze socio sanitarie assistenziali per individuare eventuali positività al Covid-19. I tamponi sono effettati sia sugli ospiti che sul personale. Mercoledì scorso lo screening è iniziato da Villa Iris, che appartiene alla sessa proprietà de “Il Focolaio” di Brindisi. Ieri mattina il direttore sanitario de distretto di Mesagne, Michele Morgillo, si è recato presso la struttura Rssa, Osa-Villa Bianca, per iniziare la fase preliminare allo screening. A Mesagne ci sono 3 strutture Rssa, che possono ospitare fino a 120 ospiti ciascuna, e 4 Rsa, he possono ospitare fin a 30 ospiti ciascuna. Dunque, rispetto alla criticità registrate nelle strutture sanitarie per anziani, la conferenza dei sindaci, svoltasi alla presenza del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e del direttore generale dell’Asl di Brindisi, Giuseppe Pasqualone, ha segnato un importante risultato: si stanno effettuando i tamponi sugli ospiti e sul personale in servizio. Considerata l’importanza che assume l’indagine epidemiologica, la richiesta è che i test, tamponi o esami sierologici, siano effettuati anche agli utenti e ai lavoratori dei centri diurni e delle strutture residenziali che ospitano altre tipologie di ospiti, in ambienti simili a quelli che accolgono le persone anziane. “Nell'immediato penso a quelli per minori ed immigrati”, ha esordito il sindaco Matarrelli che sul fronte della prevenzione al Coronavirus ha avviato tutte le procedure che sono nella sua facoltà e promuovendo con le altre istituzioni territoriali azioni comuni di contrasto alla pandemia. “Ritengo – ha continuato il rimo cittadino - nel caso in cui i test da Covid-19 dovessero far registrare personale positivo da porre in quarantena, in misura tale da non essere più sufficiente ad assicurare turni e servizi, il sistema sanitario pubblico dovrà prevedere un adeguato piano strategico per l’assistenza da garantire agli ospiti ricoverati”. Per il sindaco Matarrelli, infatti, conoscere significa “avere un quadro più chiaro dell’emergenza sanitaria ed essere preparati agli interventi da programmare per contrastare il virus: ci sono situazioni e soggetti, a partire dagli ambienti ospedalieri, più esposti al rischio di contagio. Di questi occorre tenere conto con particolare attenzione per contenere con efficacia la diffusione del Covid-19”. Sulla vicenda delle Residenze per anziani è intervenuto anche il dottor Giuseppe Milanese, mesagnese e presidente di Osa, uno dei massini esperti nazionali in campo delle residenze sanitarie assistenziali, con una lettera che ha inviato al governatore Michele Emiliano con la quale, tra le altre cose, ha sottolineato la necessità “di realizzare nel breve la medicina di prossimità, ovvero una integrazione virtuosa tra ospedale e territorio, quest’ultimo rappresentato dai medici di famiglia, dalle farmacie di servizi, dagli erogatori di assistenza sociosanitaria, dall’implementazione della telemedicina”. Il tutto, ha spiegato il presidente Milanese “per partecipare ad una riconnessione virtuosa tra il diritto alla salute di cittadini oggi disorientati e il dovere di fornire un servizio sanitario all’altezza delle sfide che quello che credevamo il futuro ci ha appena presentato”.
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