per atti persecutori nei confronti di un vicino di casa, contattava la Polizia, informando di aver “appena commesso un omicidio” Data anche la diretta conoscenza dell’uomo, la Volante si recava celermente presso la sua abitazione, trovandolo ad attenderli sul pianerottolo di casa, cosparso di cocci di vetro derivanti dall’effrazione di varie bottiglie di bevande alcooliche. Alla vista dei poliziotti, l’uomo afferrava un manico di scopa con il quale si scagliava contro gli agenti colpendoli ripetutamente sul corpo. Nel contempo li oltraggiava con frasi offensive e li minacciava di morte. Gli operatori prontamente respingevano l’ingiustificata violenza del facinoroso e, vincendone la resistenza, riuscivano a bloccarlo. Nell’occorso rimanevano feriti dai colpi di bastone e da una testata con la quale riusciva a colpire uno dei poliziotti. L’uomo veniva accompagnato negli uffici della Sezione Volanti e, informato il P.M. di turno, veniva tratto in arresto per minaccia aggravata a P.U., Resistenza e lesioni aggravate a P.U., oltre che per evasione, avendo violato le prescrizioni relative agli arresti domiciliari cui era sottoposto. Dopo le formalità di rito lo stesso veniva ristretto presso la locale Casa Circondariale, a disposizione dell’Autorità giudiziaria. Come detto, O.C. era sottoposto agli arresti domiciliari per atti persecutori nei confronti di un vicino di casa, tra cui l’incendio della sua autovettura. Il 5 maggio u.s. era stato denunciato dalla Sezione Volanti per aver nuovamente dato fuoco all’auto del medesimo vicino di casa, nonché per evasione.
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