Ostuni: Arrestato Sorvegliato Speciale non si ferma all'alt e fugge

Giugno 26, 2020 1091

COMMISSARIATO ostuni giornoIeri pomeriggio personale del Commissariato di P.S., nel corso

dei servizi di controllo del territorio, arrestava, in flagranza di reato, il Sorvegliato Speciale della P.S. L.V.P., ritenuto responsabile di Resistenza e Minaccia a P.U., possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli, porto di armi ed oggetti atti ad offendere, ancorché, di violazione delle prescrizioni inerenti alla Sorveglianza Speciale di P.S. ex art. 75 D.Lgs 159/2001. In particolare, l’arrestato veniva riconosciuto e notato dai poliziotti aggirarsi a bordo di ciclomotore privo di targa, nella località marina di Costa Merlata, e a seguito dell’ALT POLIZIA intimatogli dagli agenti, per tutta risposta si dava a precipitosa fuga, con l’evidente finalità di sfuggire al controllo. Ciò nonostante, dopo un breve inseguimento, gli agenti riuscivano a bloccarlo e sottoporlo a perquisizione personale, estesa anche al ciclomotore, che sortiva esito positivo. Infatti, occultati nel vano porta casco, venivano rinvenuti e sequestrati un coltello in acciaio della lunghezza di cm 19, privo di manico e un forchettone da cucina lungo cm 32. Durante il controllo di Polizia, il fermato, da subito si dimostrava alquanto insofferente e tentava anche atti di autolesionismo. Inoltre, nel corso degli accertamenti, l’arrestato pronunciava frasi minacciose e offensive all’indirizzo degli operanti. A seguito degli accertamenti svolti e delle numerose violazioni al C. d. S. riscontrate, si procedeva al fermo e al sequestro amministrativo del ciclomotore, privo di targa, rispettivamente a causa di guida senza patente e della mancanza di assicurazione obbligatoria RCA. Il Sostituto Procuratore di turno presso la Procura della Repubblica di Brindisi disponeva la sottoposizione dell’arrestato in regime degli arresti domiciliari presso la propria abitazione. Nella tarda mattinata odierna, all’esito dell’Udienza di Convalida, il GIP c/o il Tribunale di Brindisi convalidava l’arresto eseguito e confermava il regime degli arresti domiciliari.