i Carabinieri del Nucleo Investigativo costituenti la task force anti-caporalato, costituita dal Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi, in ossequio alle disposizioni del Comando Legione Carabinieri “Puglia”, al fine di contrastare il fenomeno dell’intermediazione illecita di manodopera e sfruttamento del lavoro, unitamente al personale del Nucleo Carabinieri Ispettorato Lavoro di Brindisi e ai militari della Stazione Carabinieri di Torre Santa Susanna, hanno denunciato in stato di libertà un’imprenditrice 76enne del luogo.
Nella circostanza, in occasione di un accesso ispettivo presso la sua azienda dedita all’allevamento di ovini, caprini e suini, di cui la donna è titolare e legale rappresentante, è stato accertato che la stessa: - gestiva illecitamente rifiuti speciali originati dalla citata attività; - aveva depositato nei terreni in uso all’azienda, rifiuti speciali costituiti da materiali di risulta, plastica, deiezioni e resti di animali, parti di motore, oli minerali esausti, ferro e altro; - effettuava scarichi di acque reflue industriali provenienti dall’ovile e dalla porcilaia costituiti dalle deiezioni degli animali, sversandole sul nudo terreno, privo di copertura, in assenza di autorizzazione, causando così getto pericoloso di cose atto a molestare e imbrattare; - aveva illecitamente provveduto alla distruzione di rifiuti mediante la combustione degli stessi.
Sono in corso ulteriori accertamenti da parte del N.I.L. Carabinieri per gli aspetti amministrativi e per gli adempimenti obbligatori in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, avendo sul posto identificato tre dipendenti, regolarmente assunti, intenti a svolgere le proprie mansioni. L’intera area adibita attività zootecnica, dell’estensione di circa 16.000 mq, è stata sottoposta a sequestro preventivo.