Vertenza precari Mesagne. Il doppio volto di un accordo strano In evidenza
Ci sono due circostanze che non quadrano nell’accordo siglato mercoledì scorso presso il Comune di Mesagne per porre fine alla protesta degli operatori ecologici precari. La prima è relativa a un elenco di lavoratori precari esistente presso l’ente: 20 soggetti. L’accordo siglato, invece, parla di 16 lavoratori. Ciò vuol dire che 4 sono rimasti fuori. Logico chiedersi il perché. Nel momento del subentro la nuova azienda ne ha assunti 7 con contratto fino al 31 dicembre 2020. La seconda incognita è data dal punto 2 dell’accordo. In particolare è scritto nel documento che “la Te.Kra Srl, considerate le ragioni di carattere sociale emerse nel corso dell’incontro, manifesta la volontà di procedere, alla scadenza dei contratti delle unità assunte a tempo determinato fino al 31 dicembre p.v., ad assumere ulteriore personale tra quello a tempo determinato alle dipendenze della precedente azienda proseguendo con un’equa rotazione”. Quindi, niente di più o di meno di ciò che sta già facendo dal 1° ottobre scorso e che le aziende precedenti hanno sempre fatto.
Ma è nel proseguo che la Te.Kra Srl ha fissato dei paletti ben definiti. “Tale situazione – è scritto nell’accordo – ha carattere provvisorio nelle more del raggiungimento del numero di dipendenti come previsto da Capitolato speciale di appalto”. Ed è in quest’ultimo passaggio che l’azienda chiarisce bene i termini dell’accordo: “In merito alla proposta di eventuali stabilizzazioni di tutto il personale indicato con diverse forme contrattuali, la Te.Kra Srl dichiara che l’organizzazione del lavoro sarà valutata esclusivamente dagli organi tecnici aziendali in base alle esigenze di servizio e, comunque, sempre nel rispetto del numero di dipendenti previsto dal Csa, nel pieno rispetto delle previsioni normative in materia”. Perciò alla luce della lettura dell’accordo sembra che tutto sia rimasto come prima. Cioè assunzioni a turnover a secondo del bisogno. In ogni modo su questa vicenda è intervenuto anche Pancrazio Tedesco, segretario provinciale della Cgil Fp.
“L'accordo raggiunto al Comune di Mesagne tra i sindacati e la Tekra srl rappresenta un evento storico, non solo per la città e per gli operatori, ma poiché si è creato un importantissimo precedente secondo il quale il precariato non sarà più la via maestra da seguire, come purtroppo è spesso accaduto e accade tuttora”, ha esordito il sindacalista della Cgil -. La vertenza chiusa nelle scorse ore ha messo, quindi, un punto dal quale non si può più recedere anche quando situazioni simili a quella della Tekra srl dovessero presentarsi, tanto a Mesagne quanto altrove: l'assunzione dei lavoratori nel passaggio di un appalto tra due aziende deve essere un principio automatico e così sarà d'ora in poi”. “La Tekra srl – ha proseguito Tedesco - al termine dell'incontro, ha accettato le richieste dei sindacati e ha firmato un documento che la impegna ad assumere i 16 lavoratori precedentemente impegnati con la Asv spa e che, al passaggio di consegne tra le due ditte, erano rimasti temporaneamente senza impiego. La Cgil Fp ha raccolto le rivendicazioni dei lavoratori e, insieme alle altre sigle sindacali, ha chiesto urgentemente un incontro all'azienda subentrante “per sanare quella che, evidentemente, rappresentava un'ingiustizia sociale: i 16 operai, ora, saranno assunti con priorità dalla Tekra srl la quale dovrà valutare anche la loro stabilizzazione con eventuali assunzioni part-time anche alla luce delle potenziali agevolazioni di varia natura previste dalla normativa in vigore”.
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