Mesagne in tilt per lavori stradali lenti In evidenza
La perdurante chiusura di via Tancredi Normanno, arteria stradale nevralgica, per la ristrutturazione del tronco idrico-fognante ha mandato letteralmente in tilt la città di Mesagne. A protestare sono in tantissimi: dai pedoni agli automobilisti, dai residenti ai commercianti. Un coro di lamentele contro coloro che hanno organizzato la discutibile logistica che sta causando disagi oggettivi e una significativa perdita economica, per mancati incassi, per le attività presenti. Il tutto nel periodo natalizio in cui gli operatori commerciali speravano di poter recuperare parte dei mancati incassi dei mesi scorsi. I lavori dovevano svolgersi in quindici giorni lavorativi e invece i giorni si sono trasformati in diverse settimane.
Intanto, il comando della polizia locale ha inviato una nota di sollecito all’azienda che sta effettuando i lavori per inchiodarla alle sue responsabilità. Contestualmente sta cercando di mettere in atto una viabilità alternativa che possa decongestionare il tutto nel più breve tempo possibile. Tra le varie ipotesi in cantiere c’è quella di svolgere i lavori in notturna. Dunque, la chiusura del primo tratto di via Tancredi Normanno sta comportando una serie di disagi non solo ai residenti del quartiere S. Rosa e delle zone Torretta e Manfredonia, al traffico veicolare che da via S. Vito dei Normanni entra in città per diramarsi in varie direzioni, ma all’intera città. A risentirne sono, soprattutto, le attività commerciali della zona, ma anche i residenti del quartiere Zecchino sommerso dall’inquinamento atmosferico, prodotto dai gas di scarico dall’abnorme traffico presente in zona. Via Merano, ad esempio, è percorsa giornalmente da centinaia di auto, in via Diego Ferdinando le colonne di auto sono chilometriche e su via Brindisi, strada già di per sé spesso congestionata, è difficile immettersi.
C’è chi ha proposto di aprire temporaneamente al doppio senso di marcia via Tenente Roberto Antonucci sino all’incrocio con via Vittorio Veneto ed invertire, come era una volta, il senso di marcia di quest’ultima via. Soluzione che, al momento, non è stata presa in considerazione. Per cercare di lenire i disagi nella giornata di lunedì sono stati impegnati quattro vigili in servizio di viabilità. “I cittadini e gli automobilisti devono convincersi che c’è la possibilità di evitare la zona caotica che inizia da via Boemondo Normanno incanalandosi verso direttrici alternative”, ha spiegato il comandante della polizia locale, Teodoro Nigro -. Certo, bisogna fare una riflessione con i tecnici e gli organi politici per cercare, nell’ambito del nuovo programma di viabilità urbana, di evitare l’uscita su via Brindisi dove, al contrario, si potrà solo entrare per raggiungere i vari quartieri. Insomma, secondo me bisognerebbe invertire il senso di marcia”. Tuttavia, questo provvedimento avrebbe una logica “quando l’intero sistema viario funziona ad orologio. Cosa che, ad oggi, non è così a causa di questi lavori stradali certamente importanti, ma nello stesso tempo invasivi, di lungo periodo che interessano più strade dell’intero quartiere Carmine”, ha concluso il comandante. Solo alcuni giorni fa a protestare erano stati i residenti e gli automobilisti di via Udine a causa della lungaggine dei medesimi lavori di ristrutturazione del tronco idrico-fognante. In quella via, dopo una copiosa pioggia, il canale di posa era franato trascinandosi dentro alcune auto in sosta.
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