Comune di Mesagne e Lions piantumano le querce in villa. Pronto uno studio di rigenerazione arborea della stessa In evidenza
Le antiche querce disseccate da alcuni anni nella villa comunale di Mesagne, ed estirpate, a breve saranno rimpiazzate da altrettante essenze arboree. Il progetto è targato Comune di Mesagne e Lions club international. Il tempo di predisporre i progetti e poi 17 lecci, ossia i Quercus Ilex, saranno piantumati nei 550 metri del perimetro del giardino pubblico. Di questi alberi, dell’altezza di ben 4 metri, 15 saranno donati dai Lions mentre 2 piante saranno donate dai proprietari del nuovo chioschetto collocato in via Tenente Ugo Granafei angolo via Boemondo Normanno. La decisione è stata presa poiché da tempo lo stato vegetativo del più grande polmone verde della città impensierisce i cittadini. Pertanto l’Amministrazione comunale ha fatto redigere dallo studio agronomico del dottor Vito Briamonte per conoscere esattamente la situazione patologica delle piante e gli interventi necessari a debellare le numerose sacche di secco presenti poiché lo stato vegetativo non è dei migliori. La villa comunale è stata realizzata negli ultimi decenni dell’Ottocento in largo Scarano, una zona all’epoca poco salubre, su una superficie di 15 mila metri quadrati.
Negli anni si è andata arricchendo di ben 390 piante di diverse tipologie tanto da essere classificata “giardino storico” per l’interesse pubblico offerto dalle essenze vegetali, alcune delle quali superano il secolo di vita, e dalle pertinenze architettoniche presenti. Il patrimonio arboricolo della villa comunale è composto per circa il 90% da piante arboree sempre verdi e per il restante 10% da piante arbustive allevate a cespuglio o ad alberello. La vetustà delle piante, diverse delle quali secolari, le potature non corrette, il rifacimento della superficie calpestabile ed altre cause hanno portato alla morte di diversi esemplari ed hanno compromesso in maniera irreversibile molte altre piante ancora in vita. Lo studio agronomico di Vito Briamonte ha confermato che a “contribuire all’alta percentuale di piante in pessimo stato e di piante ormai secche è stata certamente la drastica potatura generalizzata eseguita nel 2015. Pertanto si suggerisce la piantumazione di specie arboree sempreverdi, possibilmente autoctone, laddove lo spazio disponibile lo consente e piante arbustive a fiori colorati al fine di creare macchie di colore all’interno del verde”.
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