Il sindaco Pasquale Rizzo ha ricevuto una mula di 400 euro per l’inaugurazione di un bar in pieno centro, nonostante i divieti imposti dalla “zona rossa” in cui oggi si trova la Puglia. Questa notizia rappresenta un fatto gravissimo in quanto parte dal primo cittadino un pessimo esempio. E tutto questo accade mentre tanti commercianti, ristoratori, studenti e intere famiglie stanno patendo le conseguenze dell’inferno del covid.
E’ inaccettabile anche la tesi, portata avanti da qualcuno, secondo cui Rizzo avrebbe agito in buona fede per fare un favore a chi inaugurava un nuovo bar. Non è così! Atteggiamenti come questo distruggono la portata degli appelli a rispettare i divieti per salvaguardare la salute di tutti e, in particolare, dei più deboli.
E che dovrebbero dire, poi, i ragazzi che ogni sera vengono fermati in piazza del Popolo o la gente davanti ai supermercati a cui viene imposto di allontanarsi dai carabinieri (le forze dell’ordine a San Pietro rappresentano l’ultimo baluardo di legalità) in azione contro gli assembramenti?
La realtà è che il sindaco e la sua Amministrazione hanno perso qualsiasi barlume di credibilità e non sono più in grado di rappresentare questa comunità.
Basti pensare ai vaccini: i sanpietrani sono costretti a recarsi a San Donaci e nessuno sa fornire risposte alle tante domande dei cittadini.
Rizzo, insomma, si considera al di sopra di tutti, anche delle persone che chiedono spiegazioni e soprattutto pretendono il rispetto della legge.
Purtroppo sono in pochi a parlarne pubblicamente perché il sindaco è bravo solo a querelare chiunque dissente. Ecco perché la gente pensa: chi me lo fa fare..
Del resto, questo modo di fare (al di sopra di tutti) Rizzo lo ha mantenuto anche quando fu ristretto agli arresti domiciliari, facendosi passare per vittima, quasi un perseguitato. In quella occasione ad altri componenti coinvolti nell’inchiesta fu contestato un chiaro conflitto di interessi, così come un abuso d’ufficio e il voto di scambio. Ma lui ha continuato a far finta di niente.
Così come non ha ritenuto di fornire alcun chiarimento in merito alla destinazione dei fondi, giunti a San Pietro, per fronteggiare l’emergenza-covid.
Un paese sempre più allo sbando, ammutolito e impaurito. Oggi più che mai, pertanto, sarebbe necessario portare a termine qualcuna delle inchieste giudiziarie per fare chiarezza e per restituire tranquillità a tutti: a chi si ritiene giustamente perseguitato ed a chi usa la minaccia per reprimere contestazioni.
Certo, io credo convintamente nella innocenza di tutti sino a prova contraria e potrei invitare i cittadini a pensarla allo stesso modo. Adesso, invece, posso solo rammaricarmi per il decadimento civile, morale ed economico.
Ed è da questa considerazione che bisogna ripartire per costruire una San Pietro diversa.
Pino Romano
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