Mesagne. Ritrovata la signora Grande. È viva In evidenza
È stata ritrovata poco fa la signora Angela Grande. È viva. I soccorritori l'hanno condotta in ospedale per gli accertamenti. Dunque, si è conclusa a lieto fine la sparizione della signora Grande che questa mattina, intorno alle ore 11 è stata ritrovata in contrada Vergine da una squadra di soccorritori. La signora era caduta ai margini della linea ferroviaria Brindisi-Taranto. A individuarla è stata una squadra di operai delle Ferrovie dello Stato che stava svolgendo manutenzione lungo i binari. Gli operai hanno allertato la polizia ferroviaria che è giunta sul posto insieme agli altri soccorritori. La signora è provata da tante ore di freddo, ma sta bene. Ha risposto a tutte le domande che i soccorritori e i parenti le hanno posto.
Dunque, dopo 48 ore di angoscia ieri mattina è stata rintracciata nelle campagne di Mesagne Angela Grande, la donna che nella nottata di sabato era uscita dalla sua abitazione senza farci più rientro. A ritrovarla, a poco più di un chilometro dalla periferia della città, sono stati alcuni operai manutentori delle Ferrovie dello stato che hanno notato la signora riversa per terra nei pressi dei binari della linea ferroviaria Brindisi-Taranto. Era in discrete condizioni fisiche, anche se i successivi accertamenti ospedalieri hanno messo in evidenza la frattura della caviglia sinistra. Gli operai hanno allertato la polizia ferroviaria di Brindisi che è intervenuta sul posto. Poco dopo nella zona sono giunte le altre squadre dei soccorritori compreso l’elicottero dei vigili del fuoco che ha sorvolato a lungo il luogo del rinvenimento. Sembra che la signora, che il giorno precedente era rimasta coinvolta in un incidente in territorio di Oria, volesse ritornare in quella cittadina per riprendere la sua Fiat 600. Quasi sicuramente il tutto era legato a uno stato confusionale della signora 66enne che ieri mattina, dopo la disavventura, ha potuto riabbracciare i suoi cari. Le ricerche, come da piano predisposto dalla prefettura di Brindisi, sono iniziate domenica mattina e si sono interrotte in serata per riprendere nella mattinata di ieri, quando diverse squadre composte da forze dell’ordine, protezione civile, vigili del fuoco hanno iniziato a battere il territorio allargando il raggio di ricerche. La centrale operativa si è insediata nella piazza di via Brodolini, in un camper allestito dai vigili del fuoco. Qui arrivavano e rimbalzavano le notizie dei soccorritori.
Ed è qui che ieri mattina, intorno alle ore 10,45, è giunta una comunicazione della Polfer circa la presenza di una donna nei pressi della linea ferroviaria Brindisi-Taranto. Immediatamente le squadre dei soccorritori hanno raggiunto il luogo della segnalazione, in contrada Vergine. E in effetti la signora era lì, per terra davanti ai binari. Non riusciva a rialzarsi a causa di forti dolori alla caviglia sinistra, risultata poi fratturata. I primi a soccorrerla sono stati gli operai delle ferrovie e poi i poliziotti. In contrada Vergine è giunta anche un’ambulanza del 118 dell’ospedale San Camillo de Lellis di Mesagne. Intanto la linea ferroviaria è stata bloccata per permettere il soccorso della donna in totale sicurezza. Infatti, i soccorritori del 118 hanno dovuto fare un bel tratto di strada a piedi. Con estrema cautela hanno posato la donna sulla barella e l’hanno portata nel luogo in cui c’era l’ambulanza. Nel frattempo alla signora sono state poste delle domande per verificare il suo stato psichico. Infine, l’ambulanza scortata da due volanti della polizia ha lasciato la campagna e si è diretta verso l’ospedale “Perrino” di Brindisi. Qui, dopo gli accertamenti, è stata confermata la frattura della caviglia sinistra e una generale disidratazione.
I medici continueranno ad approfondire gli accertamenti per avere il quadro clinico completo. Il tutto ha avuto inizio venerdì scorso, a seguito di un incidente verificatosi in agro di Oria. La donna, dopo il sinistro, era stata trasportata presso l’ospedale di Francavilla Fontana per accertamenti. Poi aveva deciso di fare rientro a casa e si era fatta accompagnare a Mesagne da un congiunto. Dopo di che non si erano avute più sue notizie. Preoccupati perché non la sentivano da alcune ore i congiunti si erano recati a casa e una volta entrati avevano notato che Angela non c’era. Al contrario erano in casa il portafogli, i soldi, il telefonino e la sua borsa. Preoccupati sabato mattina ne avevano denunciato la scomparsa.
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