Omicidio Giannini. Il punto sulle indagini In evidenza
Resta ancora avvolto dal mistero l’omicidio del mesagnese Carlo Giannini avvenuto in Inghilterra nella notte a cavallo tra l’11 e il 12 maggio scorsi in un parco della città di Sheffield, nel South Yorkshire. Certo gli investigatori inglesi stanno lavorando per ricostruire la vita del Giannini non solo degli ultimi giorni. Infatti, avrebbero già contattato gli investigatori italiani del mistero degli Interni per essere supportati nella ricostruzione della vita del giovane 34enne. Questo perché non avendo individuato il killer nelle ore successive al rinvenimento del cadavere hanno deciso di scavare a fondo nella vita privata del giovane. Come già scritto in precedenza l’indagine si sta dimostrando complessa e articolata. Si attende con ansia l’autopsia poiché potrebbe fornire ulteriori informazioni utili alle indagini. Innanzitutto di confermare come causa di morte l’accoltellamento. A tutelare Carlo Giannini sono a Sheffield il fratello Stefano con la moglie Valentina. La coppia sta effettuando tutte le procedure burocratiche necessarie in questi casi.
Hanno anche parlato con gli investigatori inglesi chiarendo alcuni aspetti della vicenda. Sempre Valentina lunedì ieri ha postato il seguente post: “Guardami negli occhi Carlo, ancora una volta, un'ultima volta. Guardami negli occhi come quel giorno lontano, Guardami ancora negli occhi e raccontami I tuoi sogni. Io ti ascolterò ancora e ancora ti tenderò la mano, che è sempre stata aperta”. Valentina ha ricordato i giorni in cui, in Germania, hanno lavorato per costruire personalmente la pizzeria. Giorni in cui hanno si sono impegnati al massimo per raggiungere l’obiettivo sognato. Poi tutto si è spezzato in una notte inglese. “C'è tanta confusione nel buio, troppa, ed è opprimente, così opprimente da togliere il fiato, da farti chiudere gli occhi davanti alla realtà, davanti alla vita. Dentro di me quella mano continuerà a restare aperta, forte della speranza che un giorno "spaccheremo!", ha scritto Valentina che ha chiuso questa poesia con questa strofa: “Tu sei caduto, ora, qui, ma sono venuta a rialzarti, a chiederti di prendere di nuovo la mia mano tesa. Afferrala, vieni con me e non voltiamoci indietro mai più, promettimelo”. Pensieri struggenti.
Il 34enne Carlo Giannini viveva ormai da diversi mesi in Inghilterra, dove svolgeva la professione di pizzaiolo in un locale di Sheffield, nel South Yorkshire. Nel dicembre del 2020, in piena pandemia, si era stabilito in Germania, a Titisee-Neustadt, nella foresta nera, dove aveva aperto una pizzeria insieme al fratello Stefano e alla cognata Valentina. Lo avevano chiamato “La spiga d’oro”, per ricordare i campi dorati di grano che l’estate caratterizzano il panorama delle campagne mesagnesi.
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