Mesagne: 18 mesi di attesa per una radiografia e una risonanza magnetica In evidenza

Giugno 14, 2023 1553

Nonostante i proclami dell’assessorato alla Sanità della Regione Puglia, del 9 marzo 2023, l’abbattimento delle liste d’attesa resta un miraggio. I tempi per usufruire delle prestazioni sanitarie sono biblici. Avere una prestazione in provincia di Brindisi manco a parlarne bisogna rivolgersi fuori provincia, come ad esempio a Lecce. I tempi? Subito detto: per una risonanza magnetica di routine al cervello e al tronco encefalico, necessaria a un pensionato di Mesagne, si può scegliere tra il 9 dicembre 2024 presso il poliambulatorio di Lecce oppure il 14 gennaio 2025 presso l’ospedale Vito Fazzi, sempre di Lecce. Magari l’utente penserà che si sarà trattato di un caso. Che questi esami sono, purtroppo, particolarmente richiesti e, quindi, hanno tempi lunghi di attesa. Ma non è così.

Altro esempio. Una signora di Mesagne che ha prenotato una radiografia al bacino e alla colonna lombosacrale non ha trovato disponibilità nelle strutture Asl della provincia di Brindisi. Pertanto la prima data utile è il 7 dicembre 2024 presso il poliambulatorio di Lecce oppure il 13 gennaio 2025 presso l’ospedale Vito Fazzi di Lecce. Questa è la realtà. Questi utenti devono attendere ben 18 mesi, ossia 540 giorni per vedere soddisfatta la richiesta di potersi sottoporre a un esame clinico. Esame di routine, non urgente, che in ogni modo è quanto mai necessario al medico specialista per stilare una corretta terapia. L’utente ha bisogno ora di quell’esame e non tra 18 mesi quando la sua forte emicrania a grappolo oppure i dolori al trigemino stanno influendo negativamente sulla sua qualità di vita. Stessa cosa per la signora che ha dei dolori fortissimi alla colonna sacrale e non riesce a riposare poiché non può distendersi sul letto.

Questi sono i drammi con i quali giornalmente i cittadini si interfacciano senza trovare una soluzione decente. L’alternativa, però, c’è: rivolgersi alle strutture sanitarie private che nel giro di qualche giorno possono soddisfare la richiesta. Naturalmente il tutto a pagamento. E che pagamento poiché questi esami costano centinaia di euro. E se qualcuno può pagare, altri no, basti pensare alla platea dei pensionati o dei disoccupati, che hanno difficoltà a sborsare tali somme poiché la crisi finanziaria e occupazionale sta falcidiando anche la classe media e i soldi servono per mangiare e sostenere la famiglia. Il tutto mentre i politici continuano a promettere chimere. Ad esempio nel giugno 2022 la Cgil ha denunciato: “Liste d’attesa: solo la punta di un iceberg nel caos Sanità”; il 3 marzo 2022 la direzione dell’Asl di Brindisi con un comunicato ha fatto sapere che “La direzione strategica della Asl Brindisi, consapevole delle criticità legate alle liste di attesa, ha da tempo messo in campo una serie di iniziative mirate a facilitare l’accesso alle prestazioni, dal potenziamento tecnologico del parco delle grandi macchine al perfezionamento degli accordi con le strutture private accreditate, medici di famiglia e specialisti ambulatoriali”. Nel novembre 2022 l’Asl di Brindisi ha comunicato la redazione di “un calendario straordinario per la Tac e la Risonanza magnetica che mira a tagliare le lunghe liste di alcune prestazioni che, soprattutto a causa della pandemia, si sono accumulate”. Certamente buone intenzioni, ma la realtà è ben altra cosa.

  

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Ultima modifica il Mercoledì, 14 Giugno 2023 07:16