Mesagne. Indagini per individuare la coppia di truffatori. Eccoli In evidenza
Brutta disavventura per un ristoratore e un barista di Mesagne che hanno servito una coppia di turisti i quali al termine delle consumazioni e nel momento in cui dovevano pagare quanto consumato si sono dileguati, lasciando dietro di loro due conti salatissimi. Il ristoratore ha presentato una denuncia alla polizia locale di Mesagne. Gli agenti hanno avviato le indagini acquisendo i filmati delle telecamere di video sorveglianza della zona. Molto probabilmente la coppia di truffatori, dei veri professionisti della truffa e buongustai, almeno stando a ciò che hanno consumato, ha lasciato dietro di sé altri conti non pagati e non solo di attività di ristorazione. La vicenda si è verificata sabato sera nel cuore dell’antico borgo cittadino pieno di attività commerciali. Teatro dei fatti la centralissima piazza dei Commestibili, secoli fa convento delle Clarisse oggi demolito, in cui ci sono diverse attività di ristorazione e lounge bar. La piazza dei giovani e delle famiglie, fruita h24 grazie anche a una serie di attività commerciali.
Nel bel mezzo della serata una coppia, non indigena, si è recata in un ristorante e si è fatta dare un tavolo. I camerieri l’hanno fatta accomodare e poi gli ha portato i menù. La coppia, particolarmente affiatata, cordiale, come ce ne sono tante, si è fatta spiegare la tipologia di cucina e poi ha iniziato ad ordinare i piatti. Una serie infinita di antipasti a base di mare e di terra, primi rigorosamente con astice, secondi di pesce, dessert, caffè e liquori finali. Nel momento dell’ordinazione il cameriere gli ha proposto dei vini della casa oppure del circondario. La coppia ha chiesto gentilmente la carta dei vini e ha ordinato la più costosa bottiglia di vino. Una cena impeccabile sotto tutti i punti di vista. Bella location e buon cibo. Il ristoratore, soddisfatto da quella coppia di classe, ha iniziato a fare il conto di quanto avevano consumato pregustando un buon incasso. Nel frattempo i due hanno chiesto al cameriere il conto. Il proprietario ha iniziato a battere i tasti del registratore di cassa e al termine della lunga lista di consumazione ha premuto il tasto del totale: ben 140 euro. Il cameriere ha preso il conto, lo ha infilato nella custodia in cuoio e l’ha portato al tavolo dei clienti. Giunto sul posto non ha trovato nessuno, si è guardato intorno e c’era tanta gente, ma non i clienti che aveva servito poco prima. Sconsolato è ritornato dal ristoratore dicendogli che della coppia di clienti non c’era più traccia. A quel punto il proprietario è andato personalmente al tavolo per verificare, ha chiesto ai tavoli vicini, alla gente che c’era in giro. Nessuno si era accorto di nulla. Ha compreso, quindi, di essere stato truffato. Così, ieri si è presentato al comando della polizia locale e ha sporto una denuncia contro ignoti per i fatti accaduti.
Il giorno dopo lo stesso episodio si è verificato in un lounge bar della stessa piazza. La coppia, incurante di essere riconosciuta, si è seduta e ha consumato un’apericena con diversi cocktail, tra i più costosi. Nel momento in cui doveva pagare il conto si è dileguata. Sembra che la stessa tecnica sia stata usata in un B&b in cui alloggiava.
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