Mesagne. Da mesi bloccati i lavori Enel, in caso di pioggia chi pagherà? In evidenza
Lavori iniziati e non ultimati. Questa volta i lavori sono stati eseguiti da Enel e non sono stati conclusi. La rabbia dei cittadini e la preoccupazione che in caso di pioggia l'acqua possa infiltrarsi nelle abitazioni con i rischi che ne deriverebbero. Questa è la ricostruzione dei fatti.
I lavori sono iniziati a marzo e consistevano, come da cartello di cantiere, nell’interramento di cavi Enel nella sede stradale e nell’installazione di relativi armadi d’ispezione sui marciapiedi, previo taglio dei cordoli e rottura dei mattoni dei marciapiedi.
I lavori di esecuzione (come da foto del cartello di cantiere) erano stati affidati alla Montel SRL (responsabile dei lavori Geom. Cosimo Cimino) e dovevano terminare ad aprile.
Sul marciapiedi accanto al mio portone, civico 17 di Via Fratelli Cervi, insisteva un vecchio palo Enel arrugginito che gli operai dicevano forse sarebbe stato rimosso, ma fu fatto solo lo scasso del marciapiedi per l’alloggiamento dell’armadio d’ispezione. Gli stessi operai avanzavano dubbi sulla regolarità di tale operazione, dato che a 5 metri esisteva un altro armadio.
Le tracce stradali e sui marciapiedi, in cui furono posati i tubi Enel, furono riempite con sottofondo e così rimasero per alcuni giorni. Poi le tracce stradali furono asfaltate (in modo discutibile con avvallamenti e dossi, per la “gioia” degli ammortizzatori delle auto), mentre i marciapiedi rimasero aperti, riempiti con sottofondo e protetti con reti arancioni in attesa che avvenisse l’infilaggio nei tubi e poi passassero altri operai a pavimentare.
Dopo alcune settimane, durante l’estate (vedi cartello interruzione energia del 11 luglio), fu fatto l’infilaggio generale e il palo fatiscente fu rimosso. Gli operai, accortisi che vicino al civico 17 era inutile mettere un altro armadio avvisarono chi di competenza e così, dopo avere rimosso i tubi perché non necessari, rimase aperto lo scavo sul marciapiedi. Mi fu detto che altri operai sarebbero passati a ripristinare i mattoni ma non fu fatto nulla. Tutti gli altri marciapiedi erano stati sistemati eccetto il mio.
Il tempo passava, perciò, non sapendo a chi reclamare per risolvere la questione, ad inizio agosto mi sono rivolto ai VVUU, i quali, in mia presenza, hanno immediatamente chiamato il responsabile Geom. Cosimo Cimino, che assicurava di fare un sopralluogo e prendere i provvedimenti del caso. Tale sopralluogo mi veniva confermato dall’Ufficio Lavori Pubblici, era stato fatto il giorno dopo la telefonata. Lo stesso ufficio era a conoscenza del fatto che i lavori di ripristino del manto stradale si trascinavano da lungo tempo, ma che nel giro di un mese qualcuno avrebbe sistemato tutto, grattando le tracce e applicando finalmente uno strato liscio di asfalto.
Come si può vedere dalle foto il materiale di riempimento del marciapiedi è simile a tufina, quindi viene utilizzato dai cani per i propri bisogni… non è proprio igienico. Oltre a questo tale situazione potrebbe diventare critica nel caso di forti piogge che potrebbero causare infiltrazioni di umidità.
Domande: Le strade e i marciapiedi sono del Comune, perché tali situazioni non vengono controllate? Chi abita in periferia è un cittadino di serie B? Se avrò dei danni per la pioggia chi pagherà?
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