La Puglia spende 42 milioni all'anno per le fratture da fragilità

Settembre 25, 2023 777

La III Commissione, presieduta dal consigliere Mauro Vizzino, ha ascoltato oggi, su richiesta dell’OFF (Osservatorio sulle fratture e fragilità) il professor Biagio Moretti, direttore della Clinica universitaria di Ortopedia e traumatologica e la prof.ssa Maria Luisa Brandi, presidente dell’OFF. All’ordine del giorno il recepimento delle Linee guida del Ministero della Salute in merito alla prevenzione delle fratture da fragilità e conseguente riduzione dei costi per il sistema sanitario”.

I due accademici hanno illustrato nel dettaglio il costo, sociale ed economico, della mancata prevenzione. Moretti ha evidenziato come in Puglia si spendano attualmente circa 42 milioni di euro solo per i ricoveri dovuti a fratture da fragilità, dei quali 30 per fratture del collo del femore, ai quali sommare costi di riabilitazione, invalidità, accompagnamento.

“Si tratta di una malattia silente, caratterizzata da riduzione di massa e impoverimento della struttura ossea, prevalente nel sesso femminile, che determina fragilità e conseguenti fratture”, ha spiegato Moretti, “ma i dati sono sempre sottostimati in quanto solo il 30 per cento delle fratture da fragilità sono validate come tali in ospedale”.

È possibile – hanno sottolineato -  ottimizzare i percorsi diagnostici e terapeutici, agendo sulla prevenzione, sulle cure farmacologiche e sul monitoraggio dell’efficacia terapeutica, attuando le linee guida già indicate dall’Iss e, per i farmaci, dall’Aifa e decentrando tali percorsi dagli ospedali alla medicina del territorio. “Occorre creare una rete che permetta di identificare precocemente il rischio, effettuando densitometrie di nuova generazione e utilizzando tecniche diagnostiche di minor costo rispetto ad altre, valutare il rischio di rifrattura, utilizzando i farmaci come da indicazioni dell’Aifa”, ha spiegato Brandi.radiologia_radiografie_fasano_1.jpg

“Considerando il vantaggio rappresentato per il Sistema sanitario regionale anche in termini di costi”, il consigliere Marco Galante (M5stelle) ha chiesto che siano “proseguite le audizioni sulla prevenzione delle fratture da fragilità anche con altri operatori del settore, con i direttori generali delle Asl, in modo da rendere concreta l’attuazione delle linee guida”.

Anche il consigliere Pierluigi Lopalco (Pd) è intervenuto per sottolineare che, al di là degli indirizzi, “è necessario capire chi fa cosa”. “Queste l linee guida”, chiede Lopalco, “sono state pubblicizzate, diffuse ai medici? Qual è la cabina di regia? L’Ares, il Dipartimento?”.

L’assessore alla Sanità, Rocco Palese ha riconosciuto che il nodo principale è proprio quello di passare all’applicazione, sebbene, ha detto, “in questo campo è molto facile andare allo scontro con interessi forti di vario tipo”. Tuttavia, ha concluso, “non lascerò cadere un lavoro così importante e aprirò quanto prima un confronto per giungere a un indirizzo organico in materia”.

La Commissione ha proseguito i lavori con l’audizione dell’assessore alla Sanità, richiesta dal consigliere Renato Perrini (FdI), per la mancata attivazione della graduatoria del concorso della Asl di Foggia per 27 posti di fisioterapista, bandito nel 2019 e conclusosi con 208 idonei. Perrini ha ricordato che graduatorie simili, nella Asl Bari, stanno scorrendo senza problemi e sollecita l’assessore ad utilizzare anche la graduatoria foggiana per far fronte alle carenze di personale.

L’assessore Palese ha segnalato che la giunta regionale è impegnata a fare un censimento sulle vacanze nei piani dei fabbisogni e che si stanno attivando per “l’utilizzo di tutte graduatorie valide, che eviterebbero l’inutile ripetizione di procedure, e lo scorrimento delle stesse”.

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