Mesagne. Tanti giovani e tanta commozione ai funerali di Pier Paolo Colapinto In evidenza

Gennaio 06, 2024 1965
L'arrivo della salma di Pier Paolo presso la Basilica minore del Carmine L'arrivo della salma di Pier Paolo presso la Basilica minore del Carmine

Sotto un cielo plumbeo si sono svolti ieri pomeriggio a Mesagne le esequie di Pier Paolo Colapinto, il cuoco 32enne deceduto la notte di Capodanno a Manduria nell’abitazione della sua ragazza. Su questo decesso la procura tarantina ha aperto un fascicolo e nei giorni scorsi è stata eseguita l’autopsia sul corpo del giovane per individuare la causa del decesso. Le esequie si sono svolte presso la Basilica minore del Carmine. A porgere l’ultimo saluto al giovane cuoco sono stati tantissimi giovani, suoi coetanei. Pier Paolo, infatti, pur lavorando a Maruggio, non aveva mai troncato i legami con la sua città e con i suoi amici. Peraltro la carriera di cuoco l’aveva iniziata proprio a Mesagne in alcuni locali modaioli. Poi l’offerta di un lavoro maggiormente stabile a Maruggio e il trasferimento a Manduria nell’abitazione della sua fidanzata. Ed è stata lei ad accogliere ieri pomeriggio alle ore 16 il feretro del suo Pier Paolo all’arrivo in chiesa tra i volti segnati dal dolore e dalle lacrime.colapinto_pier_paolo.png

Ad officiare il rito funebre è stato il parroco, padre Enrico Ronzini, che nell’omelia ha ricordato la nascita pochi giorni fa del Bambino Gesù che sconfiggerà la morte. E poi ha parlato dell’episodio della resurrezione di Lazzaro, il cui miracolo è raccontato nel Vangelo di Giovanni, dove Gesù lo riporta alla vita terrena dopo quattro giorni dalla morte. L’improvvisa morte di Pier Paolo Colapinto, che viveva nell’ abitazione della sua compagna a Manduria, era avvenuta la notte di San Silvestro. L’uomo, di professione cuoco, intorno alle 2 della notte di lunedì primo gennaio, era stato trovato per terra nella stanza da letto apparentemente privo di vita. Era rientrato nell’abitazione poiché, sembra, si sentiva poco bene. La sua ragazza, di professione operatrice socio sanitaria presso l’ospedale Camberlingo di Francavilla Fontana, preoccupata di non sentirlo aveva lanciato l’allarme. L’arrivo poco dopo degli operatori del 118 e la corsa presso l’ospedale “Marianna Giannuzzi” di Manduria, dove il giovane è deceduto poco dopo l’arrivo. I medici ospedalieri che avevano tentato invano di riportarlo in vita, non avevano saputo dare una risposta circa le cause del decesso, pertanto avevano disposto una autopsia diagnostica che si è svolta mercoledì scorso ed i cui esiti si conosceranno nelle prossime settimane.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci

Ultima modifica il Sabato, 06 Gennaio 2024 18:16