Numeri da record per il canile di Mesagne In evidenza

Gennaio 28, 2024 1300
Il consigliere comunale con delega al canile e randagismo, Vincenzo Carella Il consigliere comunale con delega al canile e randagismo, Vincenzo Carella

Anno da incorniciare il 2023 per il canile di Mesagne da cui sono usciti ben 60 cani che sono stati adottati da altrettante famiglie. Il trend positivo sta continuando anche nel 2024 con la previsione che per giugno nel canile ci dovrebbero essere solo un centinaio di pelosi. Alcuni giorni fa il presidente di Federalberghi provinciale, Pierangelo Argentieri, ha adottato Gina, una meticcia, che adesso ha una casa favolosa in cui scorrazzare e giocare: masseria Malvindi. Il presidente Argentieri lo scorso anno aveva assistito personalmente all’accalappiamento del peloso e da quel momento ha fatto di tutto per riuscire ad adottarlo. E c’è riuscito per la grande gioia di Gina. Come Argentieri tante altre famiglie stanno adottando dei pelosi presi dal canile. Nelle ultime settimane sono stati adottati Lupin, Dante, Chico, Iris, Leone, Zora, Maddox, Kendra e tanti altri ancora. Attualmente nel canile rifugio sono ospitati 117 cani mentre nel sanitario ve ne sono 7.  Di questi 5 sono di proprietà del comune di Oria.

Tra il 2022e il 2023 sono entrati in canile 60 pelosi che erano ospiti presso altre strutture provinciali poiché il canile di Mesagne non aveva ancora ottenuto il dissequestro. “Fortunatamente non abbiamo più situazioni del genere, i cani che fanno ora ingresso sono solo quei pochi che vengono accalappiati sul territorio mesagnese”, ha spiegato Vincenzo Carella, consigliere comunale con delega al canile e randagismo. Passati gli anni, quando il canile ospitava dai 400 ai 500 animali. “La personale previsione tra adozioni e perdite – ha proseguito Carella - è che a giugno 2024, per la prima volta nella storia del canile comunale, il numero dei cani ospitati scenderà sotto i 100.  Inoltre, con la razionalizzazione della spesa nel 2023 il comune di Mesagne ha prodotto un risparmio per il settore animali di circa 100 mila euro. Quindi gli obiettivi raggiunti sono stati: il benessere degli animali attraverso un percorso di socializzazione dei cani ospitati nella struttura, quando sono meno si riesce a lavorare bene, mentre il secondo obiettivo è stato di produrre un risparmio considerevole per l’ente. Tutto ciò è stato possibile grazie ad un attento lavoro giornaliero. L’ordine, il censimento, le carte d’identità esposte fuori ad ogni box hanno aiutato nella scelta delle famiglie che vengono a visitare il canile e decidono per l’adozione”. Anche il randagismo è sotto controllo poiché gli animali delle masserie e delle zone rurali sono ormai quasi tutti censiti e sterilizzati così da evitare nuove cucciolate. “Anche gli assidui controlli sui microchip e i bandi per le sterilizzazioni gratuite di cani e gatti padronali hanno ridimensionato moltissimo il fenomeno delle riproduzioni dei cani”, ha concluso il consigliere delegato.

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Ultima modifica il Domenica, 28 Gennaio 2024 09:53