Mesagne. Il 1° maggio, festa dei lavoratori, lo stato li fa lavorare In evidenza

Aprile 18, 2015 3840

liste elettoraliLa presentazione delle liste elettorali il prossimo 1° maggio,

festa dei lavoratori, ha fatto storcere il naso a molti dipendenti pubblici mesagnesi, in particolar modo quelli degli uffici Elettorali, poiché per due giorni resteranno "segregati" nel loro ufficio di Palazzo dei Celestini. Così, quello che doveva essere uno dei “ponti” più ambiti del 2015 è rimasto solo un bel sogno. Le elezioni regionali e comunali di domenica 31 maggio l’hanno rovinato a numerosi dipendenti pubblici. Il primo maggio, festa dei lavoratori, coincide, infatti, come evidenzia il calendario elettorale, con il 30° giorno antecedente quello della votazione. Perciò tutti a lavoro e nessuna deroga. "La legge è stata fatta senza accorgersi che il 1° maggio è la festa dei lavoratori", ha spiegato Luigi Vizzino, segretario provinciale di settore della Uil. Secondo Vizzino questa svista "è una discrasia su cui il Ministero degli Interni dovrebbe intervenire al più presto correggendo la data. Ed è strano come in Italia nessuno si è accorto della svista e l'abbia corretta. La festa si svolge in tutto il mondo per cui far rinunciare ad alcuni lavoratori di godere della loro festa non è bello". Infine il sindacalista ha fatto rilevare che: "Il mondo del lavoro deve dare testimonianza delle conquiste fatte in questi anni, anche se oggi si fa di tutto per togliere o ridimensionare i diritti dei lavoratori. Ecco perché la festa del 1° maggio deve essere rispettata dalle istituzioni e partecipata dai lavoratori". Per il sindaco di Mesagne, Franco Scoditti, che la data della presentazione delle liste coincide con la festa dei lavoratori non è certo da addebitarsi a una svista. “Nessuna svista bensì un calcolo matematico perfetto – ha precisato il primo cittadino – la presentazione avviene trenta giorni prima della data delle consultazioni che è stata fissata al 31 maggio”. Ha, quindi, aggiunto: “Si tratta di un servizio pubblico essenziale al quale i dipendenti comunali devono adempiere. E’ un obbligo di legge cui non ci si può sottrarre”. Infine ha fatto notare che per altri lavoratori “svolgere il proprio servizio lavorativo durante le festività, compresa quella del 1° maggio, è del tutto normale. Penso, ad esempio, ai medici ospedalieri richiamati in servizio per un intervento urgente in qualsiasi giorno e ora”.