Mesagne. Blitz dei carabinieri presso la piattaforma ecologica In evidenza

Settembre 10, 2015 3442

carabinieri noe-Blitz dei carabinieri del Noe presso la piattaforma ecologica del Comune di Mesagne. (Articolo completo su Nuovo Quotidiano di Puglia)

I militari hanno controllato tutti gli ambienti e verificato sia le condizioni di lavoro dei netturbini sia lo stoccaggio dei rifiuti. Al termine hanno redatto una relazione che hanno inviato al comando. Le indagini non sono concluse. Già nelle scorse settimane i dipendenti dell'azienda, che gestisce la raccolta dei rifiuti in città, avevano denunciato una situazione di precarietà sia nello svolgersi dei lavori quotidiani sia della situazione in cui versano i mezzi per la raccolta della spazzatura. In particolare hanno denunciato la presenza di liquido nauseabondo nel piazzale della piattaforma ecologica. Anche le organizzazioni sindacali avevano spedito, nei mesi scorsi, una denuncia dei fatti allo Spesal, l'ufficio dell'Asl preposto ai controlli dei posti di lavoro. Lo scorso mese di luglio il responsabile locale dei Verdi, Giovanni Passante, aveva effettuato un blitz nella piattaforma notando diverse anomalie. Il giorno successivo i Cobas avevano messo in atto, davanti al municipio, una pubblica protesta. "Sono settimane ormai che abbiamo richiesto un intervento dello Spesal per affrontare il tema del pericoloso percolato, ma non si è visto ancora niente se non il caparbio atteggiamento delle aziende a non intervenire su questo delicato problema". I lavoratori avevano denunciato che la piattaforma ecologica di via Murri era intasata. "Il percolato rimane dentro i camion perché non sanno dove scaricarlo, inoltre lo stesso percolato viene fuori dai camion investendo gli stessi operatori mentre fanno la raccolta dell’umido". Ma non è tutto poiché i netturbini avevano fatto notare che "il percolato forma una lunga scia in mezzo alla strada provocando le giuste reazioni dei cittadini e; gli stessi lavoratori sono stanchi di respirare quella puzza nauseabonda". Infine erano stati denunciati strani comportamenti aziendali come quello, ad esempio, di non pagare lo straordinario ma di farlo recuperare oltre che effettuare le visite mediche fuori dall’orario di lavoro". Nel settembre 2014 nella piattaforma c'era stato un blitz degli ispettori dell'Asl. I tecnici sanitari avevano controllato le condotte di deflusso delle acque e avevano constatato che erano intasate. In quell'occasione bloccarono i camion in entrata fino a quando la situazione ambientale non era tornata nella normalità. Ben nove camion erano rimasti fuori dai cancelli ritardando, peraltro, il ritiro, dell’umido dalla città. Gli ispettori avevano controllato tutti i cassoni dei rifiuti presenti all’interno della piattaforma trovandoli ricolmi. Anche il capogruppo Carmine Dimastrodonato è ritornato più volte sui problemi della piattaforma ecologica chiedendo al Comune di essere messa a norma. "Purtroppo persistono i problemi atavici legati alla piattaforma ecologica della zona industriale che continua a presentare problemi strutturali irrisolti nonostante gli interventi realizzati e le problematiche inerenti la nuova piattaforma, in fase di realizzazione, di via Marangio (zona Industriale) osteggiata dagli operatori della zona Pip", ha precisato il sindaco Molfetta in Consiglio che ha assicurato anche l'avvio di ulteriori centri di raccolta, di via Marangio e via San Donaci, al fine di ottimizzare servizi e venire incontro alle esigenze dei cittadini. 

Ultima modifica il Giovedì, 10 Settembre 2015 09:09