L'indagine dei militari del Nucleo di Polizia Tributaria di Brindisi - durata circa tre mesi, con l'ausilio di telecamere collocate all'ingresso ed all’esterno dei pubblici uffici - ha fatto emergere la responsabilità per truffa ai danni dello Stato nei confronti di 3 dipendenti che si assentavano, arbitrariamente e sistematicamente, dal posto di lavoro per un totale di circa 90 ore (da un minimo di 8 ore ad un massimo di 57 ore di presenza falsamente attestata).
L’attività delle Fiamme Gialle - diretta dal Procuratore Capo Dott. DINAPOLI e coordinate dal P.M. Dott.ssa CHIMIENTI - ha consentito di provare che i dipendenti si accordavano tra loro affinché uno “passasse” anche il badge magnetico degli altri, consentendo a questi di arrivare in ritardo, andare via in anticipo dal posto di lavoro, ovvero uscire per dedicarsi a faccende personali. Il fraudolento sistema adottato, permetteva a taluno di trascorrere parte del ciclo lavorativo al bar, ad altri di passeggiare per le vie dello shopping insieme a colleghi, ad altri di svolgere piccole commissioni domestiche.
A conclusione delle indagini, l'A.G. inquirente ha richiesto ed ottenuto dal G.I.P. la misura dell'interdizione dall’esercizio del pubblico ufficio/servizio per i tre dipendenti indagati.
Questi, cui sono contestati i reati di truffa aggravata ai danni dell'Ente Pubblico e di false attestazioni o certificazioni, oltre alla condanna per i reati commessi, potranno essere chiamati a risarcire il danno patrimoniale, pari al compenso corrisposto a titolo di retribuzione nei periodi per i quali sia accertata la mancata prestazione, nonché il danno all'immagine subito dalla P.A..