Ieri mattina i camion compattatori non sono usciti per il ritiro dell'umido mentre alcuni operai della ditta che gestisce la raccolta, l'Axa-Gial Plast, sono rimasti a casa in ferie forzate. Resta plumbeo il cielo, non solo sotto l'aspetto meteorico, per i prossimi giorni, dove l'incertezza della raccolta porta a porta è l'unica cosa certa. Il rischio di un imbarbarimento ambientale, con l'abbandono incontrollato dei rifiuti nelle campagne, è piuttosto alto. “L’opzione dettata dall’ordinanza della Provincia potrà determinare un’attenuazione dello stato di emergenza per un periodo non superiore ai 7/10 giorni – dichiara il sindaco Pompeo Molfetta –. Nel frattempo, si cercherà di trovare una soluzione: con l’intervento di una società pubblica per il controllo pro tempore dell’impianto di biostabilizzazione ed con un piano che consenta di reperire discariche idonee al ricevimento dei rifiuti fuori dalla nostra provincia, in nome di un principio di sussidiarietà già dimostrato dalla Provincia di Brindisi in favore di quella di Lecce e di Bari". Molfetta ha auspicato già nelle prossime ore un incontro tra i sindaci e il governatore Michele Emiliano”. Intanto ieri mattina il sindaco ha fatto inserire sul sito istituzionale un video messaggio per i propri concittadini nel quale ha spiegato l'emergenza che si sta vivendo in questi giorni. "Si tratta di un'emergenza ambientale dalle dimensioni enormi - ha spiegato Molfetta - basta vedere la situazione che si è venuta a creare a Brindisi. Qui da noi abbiamo tamponato l'emergenza grazie agli ulteriori mezzi messi a disposizione dall'azienda". Ed ha aggiunto: "Tra qualche giorno l'emergenza tornerà a ripresentarsi perché c'è un problema di fondo. Si è bloccato, infatti, il sistema di trasformazione dei rifiuti solidi urbani. La discarica di Autigno è chiusa perché ha inquinato la falda. La discarica di soccorso è al collasso e non è peregrino pensare che anche quella falda possa essere inquinata. Per cui potrebbe essere chiusa anche quella. Quindi c'è un danno ambientale pauroso. La situazione drammatica". Critica versa la gestione dei rifiuti del Comune di Mesagne è Progettiamo Mesagne. "Non si cerchi di mistificare i fatti e la storia - ha tuonato il segretario Antonio Calabrese - ognuno si assuma le proprie responsabilità. Il sindaco si occupi risolutamente della questione, noi faremo la nostra parte, ma non si trinceri nei palazzi: convochi al più presto un Consiglio comunale monotematico affinché si possa discutere più compiutamente della vicenda e possa essere informata la città".
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