La donna, terrorizzata, ha lanciato l’allarme e sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del comando provinciale di Brindisi, polizia, carabinieri e polizia locale. Sul posto è giunto anche l’architetto, Marta Caliolo, responsabile del servizio Urbanistica del Comune, che ha effettuato un sopralluogo e ha dichiarato il vano scala inagibile. La famiglia per la notte ha trovato una soluzione alternativa.
Nella giornata di oggi la struttura sarà messa in sicurezza e la famiglia potrà nuovamente fruire della propria abitazione. L’episodio si è verificato intorno alle ore 17 di ieri in via Gorizia dove ci sono due appartamenti al primo piano che usufruiscono di un unico vano scalo. Uno di questi appartamenti era disabitato poiché acquistato solo pochi giorni prima da una coppia di professionisti mesagnesi. Nell’altro appartamento vive una famiglia con due bambini. Intorno alle ore 17 la mamma con i suoi piccoli è rientrata in casa. Nemmeno il tempo di chiudere il portone che ha sentito un rumore secco nella scala. Si è affacciata e ha visto che l’ambiente era pieno di polvere e calcinacci. Ha avuto paura ed è rientrata frettolosamente in casa chiudendo dietro di se il portone. Poi, temendo per la propria incolumità e quella dei figli, ha lanciato l’allarme.
Sul posto sono giunti i vigili del fuoco che hanno aiutato la famiglia a scendere in strada. Polizia, carabinieri e vigili urbani hanno delimitato l’intera zona per prevenire incidenti. Il timore di altri distacchi d’intonaco dal soffitto, infatti, era piuttosto alto. I vigili del fuoco sono entrati in entrambe le abitazioni e le hanno controllate metro per metro verificando la tenuta dei solai. Insieme con loro è salito l’architetto Caliolo che si è reso conto dello stato dei solai. Al termine del sopralluogo, sentiti anche i vigili del fuoco, il tecnico comunale ha deciso di dichiarare inagibile il vano scala per prevenire eventuali incidenti alla famiglia che abita l’immobile. Lo stesso tecnico comunale ha disposto l’immediata messa in sicurezza della struttura al termine della quale emetterà un decreto di fruizione dell’immobile. In strada si è formato un capannello di residenti, familiari e proprietari che hanno constatato la gravità del crollo che avrebbe potuto coinvolgere la famiglia che risiede l’immobile. Alla luce di questi accadimenti resta quanto mai prioritaria la manutenzione sia ordinaria che straordinaria degli immobili.