aumentano creando tensione tra la gente. Specialmente ai danni delle persone anziane e sole. Ecco perché il commissario di polizia di Mesagne, Rosalba Cotardo, ha lanciato un appello ai cittadini di Mesagne di stare attenti e chiamare il 113, al minimo sospetto di essere raggirati o derubati. Specialmente nei tre giorni di festa patronale in cui la gente esce e lascia incustodita la propria abitazione. Purtroppo, con l’estate in corso, molto anziani rimangono molte ore da soli in casa perché, spesso, il resto della famiglia si reca al mare dove si trattiene fino a tarda sera. In altri casi si tratta di gente anziana che vive da sola. "Questa condizione di solitudine favorisce il truffatore, diventandone alleata", ha spiegato il commissario Cotardo. Il truffatore, per eccellenza, infatti, oltre a presentarsi vestito in maniera elegante, è fornito di buona dialettica che disorienta la vittima, lusingata dalle attenzioni e dalla compagnia inaspettata diventando facile preda di artifizi e raggiri. La metamorfosi del truffatore è varia: dal corriere o postino al dipendente Inps, Asl o Enel, Telecom, al notaio, al dipendente del Comune, alla polizia o ai carabinieri in borghese che devono fare dei sopralluoghi per verificare la presenza di ladri, agli amici dei figli o parenti che li hanno delegati per qualcosa. Insomma, ogni parte impersonata, se ben recitata, si presta per raggiungere l’obiettivo. "Altro fattore che lascia spesso impunito il truffatore è quello emotivo della vergogna, del timore che prova l’anziano che, a suo modo di vedere, potrebbe essere considerato, dai familiari, un ingenuo, un incapace. Questo frustrante stato d’animo, rappresenta un freno inibitore per sporgere denuncia", ha aggiunto la poliziotta che ha fornito agli anziani, e non solo, qualche consiglio comportamentale. "Tra le varie raccomandazioni che spesso si fanno attraverso le campagne di sensibilizzazione delle forze dell’ordine, se ne ricorda qualcuna di più immediata attuazione: non aprire a nessuno che non si conosca, invitando l’interlocutore a ritornare più tardi comunicando che è in arrivo, a momenti, il resto della famiglia". Inoltre, si può verificare la loro identità con una telefonata alla società o all'ente di cui dicono di essere dipendenti. Se non si ricevono rassicurazioni non bisogna aprire per nessun motivo quanto meno firmare qualcosa. "Ricordiamo che nessun ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi o per sostituire banconote false date erroneamente; per qualunque problema o dubbio non esitare a chiamare il 113, o direttamente il commissariato al numero 0831.713211, meglio un falso allarme che una truffa subita", ha concluso il commissario Rosalba Cotardo.
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