con un trend di tutto rispetto: + 20 per cento rispetto al 2015. Si è iniziato con la vendemmia dello Chardonnay per poi proseguire, nei prossimi giorni, con i vitigni autoctoni e internazionali. La previsione di un aumento di produzione è grazie a un andamento stagionale in genere favorevole, almeno fino ad oggi, caratterizzato da un buon germogliamento, una fioritura abbondante che, per alcune varietà, ha risentito delle basse temperature minime di inizio maggio, condizionando la successiva allegagione. Un po' di fibrillazione c'è stata nella prima decade di agosto quando in una parte della provincia si è avuta una copiosa grandinata. "La maturazione sta procedendo spedita – ha spiegato il presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele - anche grazie a temperature nelle medie di stagione. La pressione fitopatologica da peronospora e oidio è stata in alcuni momenti rilevante, contrastata da interventi tecnici puntuali. Le precipitazioni non sono state abbondanti, salvo i soliti casi di violenti fenomeni locali, ai quali si assiste in Puglia con preoccupante frequenza rispetto al passato”. Soddisfatto delle previsioni Paolo Leo, dell'omonima cantina, una delle aziende vitivinicole salentine che ha avviato ufficialmente la vendemmia a San Donaci, nell’alto brindisino. “Abbiamo una vegetazione rigogliosa e un carico non eccessivo, che ci porta a dire che l’annata sarà ottima, caratterizzata da una buona quantità e da una alta qualità del prodotto”, ha spiegato, Nicola Leo, enologo dell’azienda. La vendemmia, che per le Cantine “Paololeo” si è aperta con lo Chardonnay, proseguirà con Fiano e Primitivo, fino ad arrivare alla metà di settembre con la raccolta delle uve Negroamaro e Nero di Troia. “Le uve, ad oggi, hanno una buonissima sanità e stanno maturando regolarmente – ha continuato Nicola Leo - aiutate da un clima meraviglioso, con temperature massime di circa 30 gradi, una buona ventilazione e tantissima luce. Il vento di tramontana di questi primi giorni di agosto sta completando il lavoro, la maturazione è in tempi giusti e non anticipata come erano le prime previsioni di questa estate, la vendemmia si preannuncia positiva e soddisfacente nei risultati finali, anche se solo a fine vendemmia potremo fare un resoconto, che si spera confermi le positive previsioni di raccolto e soprattutto di alta qualità in bottiglia”. I presupposti per un'ottima annata ci sono tutti, con quantità in recupero rispetto allo scorso anno, qualche dubbio solo per i vigneti non irrigui, per i quali potrebbe farsi sentire la morsa della siccità. "Possiamo sperare in un risultato economico importante per le imprese viticole, confermando – ha fatto notare il direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti - un momento di grande dinamicità per un comparto agricolo considerato il riferimento per vocazione, capacità di raccontare e promuovere al meglio il territorio, innovazione e grande propensione all'internazionalizzazione". Un trend nettamente in crescita poiché i risultati della scelta di qualità fatta dagli imprenditori agricoli brindisini non hanno tardato a farsi vedere poiché la produzione di vini Doc e Docg è aumentata del 37 per cento.
Una delle più efficienti realtà vitivinicole italiane con sede a Cellino San Marco è la cantina “Due Palme”, azienda cooperativa costituita nel 1989 dalla lungimiranza e dalla volontà di Angelo Maci, terza generazione di una famiglia di vignaioli. Attualmente il sodalizio conta 1000 soci conferitori e 2500 ettari di vigneti dislocati nel triangolo di terra che abbraccia le province di Brindisi, Taranto e Lecce, nel cuore del Salento. Ogni anno sono conferite 300 mila quintali di uve e l’azienda produce 10 milioni di bottiglie sia per il mercato nazionale sia per quello internazionale. Dagli anni ’90 a oggi sono stati ingenti gli investimenti che l’azienda ha operato nell’ottica della crescita, dello sviluppo, delle tecnologie, della produzione sostenibile. Tre le cantine che dal 1989 a oggi sono state incorporate nel gruppo “Due Palme”: dalla storica Cantina Sociale Riforma Fondiaria di Cellino San Marco, una delle più antiche cooperative della Puglia costituita nel 1955, alla Cantina Sociale Angelini di San Pietro Vernotico, costituita nel 1961, fino alla Cantina San Gaetano di Lizzano (1959), in provincia di Taranto, importante realtà vitivinicola nella zona del Primitivo Dop. Ad oggi le referenze prodotte da cantine “Due Palme” sono venticinque etichette che raccontano di vini d’eccellenza connotati dalle condizioni pedoclimatiche della regione e modellati dalla passione e dalla capacità di Angelo Maci, presidente ed enologo dell’azienda da ben 27 anni.
Presidente Maci come sono le previsioni per la vendemmia 2016.
“Le previsioni sono buone grazie alle temperature ideali che hanno permesso una sana maturazione delle uve. A inizio agosto abbiamo vinificato le uve per le basi dello spumante con aromi eccezionali”.
Avete iniziato a vinificare anche lo Chardonnay, che prodotto state ottenendo.
“Abbiamo iniziato a vinificare lo Chardonnay con il metodo classico per il Tinaia e Santa Caterina. Devo dire che i primi risultati sono davvero eccellenti. L’uva è sanissima, gli acidi sono ottimi, e il prodotto è di grandissima qualità”.
Compreso che quest’anno sarà da incorniciare per la qualità dell’uva prodotta vogliamo parlare di commercializzazione?
“Su quest’aspetto bisogna fare dei distinguo. La prospettiva è rosea per ciò che riguarda l’imbottigliato, circa il 60 per cento della produzione complessiva, che collochiamo sia sul mercato nazionale sia su quello internazionale. Una fascia di prodotto copre anche la grande distribuzione italiana la cui prospettiva è buona”.
Quindi tutto bene?
“Certamente no. Non possiamo nascondere che c’è qualche difficoltà a collocare il vino sfuso. Il problema è tutto lì. Quest’anno, poi, abbiamo un gap di giacenza con i rossi mentre per i vini bianchi non c’è nessun problema. Sono vini del 2014, annata da dimenticare poiché pioveva in continuazione e il prodotto non è stato dei migliori. Nel 2015 abbiamo recuperato sia in quantità sia in qualità. Ed è lì che è nata un po’ di inflazione sul mercato”.
Avete quindi una giacenza importante?
“Attualmente si aggira sui 180 mila ettolitri dovuti al fermo del mercato internazionale di Francia e Spagna a causa di una sovrapproduzione. Tuttavia, sia fiduciosi su una pronta ripresa”.
Come vede il futuro per i vini targati Cantine “Due Palme”.
“Il futuro lo vedo buono sia per il Primitivo sia per il Negramaro. Venti anni fa quando abbiamo prodotto le prime bottiglie di Primitivo i tedeschi erano scettici sull’apprezzamento che il mercato avrebbe dato a questo vino. Stessa cosa per il Negramaro. Davanti all’exploit di questi vini si sono dovuti ricredere e hanno ammesso di essersi sbagliati. Grandi vini ottenuti, però, grazie alla tecnologia enologica di cui i nostri impianti sono dotati e aggiornati”.
Ottima partenza per la vendemmia dei vitigni a bacca bianca precoci dove, naturalmente, spiccano lo Chardonnay, oramai naturalizzato anche in Salento, e il Fiano, che conquista il gusto dei consumatori ogni anno che passa. A seguire i vitigni di Cantine “Due Palme” c’è il tecnico Nicola Scarano.
“Dal punto di vista fitosanitario è stata un'annata che personalmente la definirei "effervescente" con un inizio di stagione piovoso, che ha permesso, subito dopo, il germogliamento dei vigneti . Questo ha richiesto molto impegno e attenzione da parte dei viticoltori a proteggere le viti fino la fine di giugno e poi, la totale assenza di pioggia ci ha concesso di vedere la crescita dei grappoli in un contesto più tipico delle nostre zone”. Ed ha aggiunto: “Direi che, complessivamente, su tutti i vitigni abbiamo un’ottima quantità e straordinaria qualità del resto lo sappiamo tutti che un'annata così, con tanto sole, si presta a candidarsi a essere eccellente, a 5 stelle”. Oggi si vendemmia. “Inizieremo la vendemmia del Moscato e mercoledì del Fiano che si presenta bellissimo e con maturazioni davvero interessanti”, ha precisato il tecnico. Nella sede “Due palme” di Lizzano invece la raccolta del Primitivo Dop partirà giovedì prossimo. “Per gli altri vitigni le decisioni di raccolta avverranno mercoledì prossimo dopo le analisi degli ultimi campioni d'uva e poi assieme a tutti i soci stileremo un calendario vendemmia”, ha precisato Scarano secondo cui la programmazione della vendemmia “non è una data detta a caso ma frutto di un lavoro di squadra composta da agronomi ed enologi che ci vede riuniti settimanalmente attorno ad un tavolo per commentare l'andamento delle maturazioni delle uve a seguito dei quasi 600 campioni di uva fino ad oggi raccolti e analizzati per seguire l'evoluzione delle maturazioni e stabilire il giusto momento di raccolta”.“ Riunioni settimanali alla costante presenza del nostro "coach", il presidente Maci, che supervisiona tutto e imprime la carica a tutti come se fosse ogni anno la prima vendemmia”.