Mesagne. Incendiato l'archivio dell'architetto Balestra In evidenza

Agosto 26, 2016 2839

studio cosimo balestra via jacopo da mesagneUn probabile incendio doloso di chiara matrice

intimidatoria si è verificato ieri mattina a Mesagne in uno studio di architettura dove è stato distrutto l'archivio di un professionista. La scoperta è stata fatta dallo stesso architetto avvisato dai vicini che qualcosa non andava nello studio poiché si sentiva odore di bruciato. Sul posto è giunta una squadra dei vigili del fuoco che ha spento l'incendio e messo in sicurezza i locali. Subito dopo i poliziotti hanno effettuato i rilievi e avviato le indagini. Nel pomeriggio sul posto è giunta una squadra della polizia scientifica che ha effettuato ulteriori approfondimenti. La vicenda, al momento, è un vero giallo su cui gli investigatori stanno cercando di fare luce. L' episodio si è verificato nella prima mattinata di ieri in via Jacopo da Mesagne, una traversa di via Roma che conduce su via Maia Materdona. Qui ha lo studio professionale l'architetto Cosimo Balestra. Professionista noto e apprezzato in città con un passato remoto di militanza in vari movimento politici di centrodestra. Professionista tranquillo e rispettato. Non da tutti, evidentemente. Ieri alcuni residenti hanno sentito puzza di bruciato. Si sono guardati intorno fino a giungere al civico 26 dove il tanfo era particolarmente forte. Inoltre si vedeva del fumo nella parte retrostante. Hanno avvisato l'architetto Balestra che è subito giunto sul posto. Appena ha aperto il portoncino si è trovato una coltre di fumo che l'ha investito. E' stato lanciato l'allarme e sul posto è giunta una squadra di vigili del fuoco che hanno spento le fiamme. Sul posto anche i poliziotti del locale commissariato che hanno effettuato un sopralluogo notando che l'incendio era stato appiccato all'armadio che conteneva l'archivio dei lavori effettuati dal Balestra. "Non si è trattato di ladri poiché non hanno portato via nulla d'importante", ha confidato l'architetto amareggiato dall'atto intimidatorio. All'intero dello studio il fumo ha intaccato mobili e pareti con uno spesso strato di fuliggine. La polizia scientifica ha effettuato ulteriori accertamenti. In particolare hanno accertato se i malviventi, che sono entrati dalla parte posteriore dello studio, hanno lasciato tracce come, ad esempio, impronte digitali o biologiche. Hanno refertato, chiuso il tutto in una valigetta metallica e portato i campioni in laboratorio per essere esaminati. Gli investigatori stanno effettuando ulteriori accertamenti ambientali con la ricerca, metro per metro, di eventuali telecamere che possano aver ripreso qualcosa. Il professionista ha dichiarato ai poliziotti di non comprendere e non ricordare nessun episodio che possa aver fatto scaturire il raid "punitivo". Le indagini sono seguite personalmente dal vice questore aggiunto, Rosalba Cotardo, che ha davanti un ventaglio di ipotesi da valutare. Una cosa è certa. Chi ha distrutto l'archivio dell'architetto Balestra aveva lo scopo preciso di distruggere i documenti e quindi le prove di qualcosa. Adesso bisognerà ricostruire con certosina pazienza questi progetti per trovare il bandolo della matassa.