Cgil e genitori difondono i figli disabili

Settembre 13, 2016 1667

disabile"Nel terzo millennio è stato negato il diritto all'assistenza scolastica per i disabili".

A denunciarlo è la Cgil funzione pubblica che ha lanciato strali verso l'Ambito 4 per il taglio dei fondi, di cui il Comune di Mesagne è capofila. "In questi giorni, c’è una battaglia drammatica, che i genitori di bambini e ragazzi disabili, stanno combattendo per difendere il diritto all’assistenza scolastica dei propri figli e conseguentemente il diritto allo studio degli stessi. E conseguire ciò che i tagli indiscriminati negano: un’assistente, che aiuti i loro figli ad accudirli e integrarsi in classe, per tutto il tempo scuola, ovvero l’intera giornata scolastica", ha spiegato Antonio Macchia segretario generale della Cgil funzione pubblica. Nello specifico, il servizio di integrazione scolastica degli alunni diversamente abili nell’Ambito territoriale sociale di Mesagne è seriamente messo in discussione, a causa di una drastica riduzione, del 70%, delle ore destinate per assistere questi studenti. In poche parole significa che viene cancellato il diritto allo studio per molti ragazzi diversamente abili. "Fino a quando non avranno i loro assistenti per tutto il tempo di scuola - ha continuato Macchia - molti disabili scolarizzati nei Comuni afferenti il suddetto Ambito, non potranno comunque vivere e studiare come gli altri loro coetanei più fortunati". "La situazione è illegittima - ha aggiunto Vincenzo Cavallo, segretario provinciale della Cgil funzione pubblica - tanto è illegittimo posto che la Commissione di verifica ha stabilito, tra l’altro, che i minori in questione necessitano di una guida continua ed esclusiva. I minori la cui integrazione scolastica è affidata direttamente ai Comuni hanno questo diritto, tanto accade purtroppo in diversi comuni della provincia di Brindisi". Per vedere riconosciuti i loro diritti la Cgil e alcuni genitori dei bambini diversamente abili hanno deciso di preparare un esposto-denuncia al fine di vedere riconosciuti i diritti ai diversamente abili "colpevoli - hanno precisato - di essere nati nel comune sbagliato". "Il quadro che ne viene fuori nel nostro territorio è di una società disgregata, in cui aumentano le diseguaglianze e che lascia indietro i più deboli", ha messo in rilievo il segretario generale Macchia che ha assicurato che la Cgil "non rimarrà passiva a tali gravi ingiustizie e porrà in essere, oltre alle suddette denuncie, tutti gli opportuni provvedimenti consequenziali, affinché venga garantita l’inclusione sociale di tutti i bambini".