Allarme rosso per la vendemmia

Tranquillino Cavallo Settembre 13, 2016 1594

vendemmia vitigni allagati 1E' allarme rosso nel Salento sul fronte delle operazioni vendemmiali

vendemmia vitigni allagati 2vendemmia vitigni allagati 3per le piogge che anche ieri hanno devastato interi territori. Per tale motivo il presidente di Cantine Due Palme, Angelo Maci, ha chiesto lo stato di calamità. "Prevedere una perdita di produzione del 50% delle uve sui nostri territori se il tempo non migliora – ha affermato il presidente Angelo Maci - è un rischio che prende sempre più forma. La situazione si palesa sempre più difficile e drammatica e mi auguro che le istituzioni non ci lascino soli in questo momento terribile per la viticoltura salentina". È preoccupato Angelo Maci e lo è per tutti i soci di Due Palme che dalle persistenti piogge stanno subendo un danno ingente. Ieri pomeriggio ha convocato un’assemblea straordinaria dei soci, alla presenza di autorità tra cui il senatore Dario Stefàno, e dopo aver preso carta e penna il presidente di Due Palme ha scritto alle istituzioni regionali e nazionali chiedendo il supporto a una viticoltura che rischia di fare la conta dei danni più che delle uve raccolte. "Le piogge incessanti e alluvionali verificatesi a partire dal 6 settembre e che perdurano ancora oggi nel territorio salentino ed in particolare quello di pertinenza di Cantine Due Palme che comprende 19 comuni tra le province di Brindisi, Lecce e Taranto, hanno determinato danni gravissimi e irreparabili alle uve che si apprestavano ad essere vendemmiate", ha messo in evidenza il presidente secondo cui tale "situazione sta causando grave decadimento della qualità generale delle produzioni di uva ricadenti in zone doc di elezione".grappoli marce 1grappoli marce 2 Intanto, il persistere delle piogge e la quantità eccezionale caduta nei terreni vitati, non permette ai viticoltori di poter iniziare le operazioni di vendemmia, ma soprattutto non dà la possibilità di utilizzare vendemmiatrici, trattrici e agevolatrici in genere per raccogliere le uve. I terreni risultano intrisi di acqua come nel periodo invernale e molti sono completamente allagati. Ad oggi dei 2400 ettari vitati di proprietà dei soci della cooperativa Due Palme ne sono stati raccolti solo 400, appena il 15% . Restano da raccogliere ancora 2000 ettari. "Il persistere delle attuali condizioni con i continui allerta meteo emessi anche dalle Prefetture, fa presagire la perdita totale della produzione in molte aziende", ha concluso Maci. Intanto è salva la vendemmia nelle zone del Primitivo di Manduria. Il maltempo non ha compromesso eccessivamente la raccolta dell'uva nei circa 3.140 ettari di vigneti che costituiscono la denominazione del Primitivo di Manduria. “Questo perché un buon 80% di uva è stato raccolto, chicchi di ottima qualità che preannunciano un ottimo vino - ha affermato Roberto Erario, presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria.- I vigneti stanno reggendo bene anche grazie alle scelte di adottare le misure Ocm che hanno permesso così miglioramenti delle tecniche di gestione dei vigneti, in particolare l'introduzione di sistemi avanzati di produzione sostenibile”. Il presidente Erario vorrebbe ringraziare "tutti i vignaioli che si stanno dedicando anima e corpo alla raccolta dell’uva".grappoli marce 3 Un lavoro che andrà avanti fino a fine mese e che poi lascerà posto agli step successivi della filiera del vino, selezione del frutto, fermentazione, svinatura fino all’imbottigliamento finale. "Il Primitivo di Manduria è ormai un brand riconosciuto in tutto il mondo grazie al lavoro dei produttori e vinificatori che, con passione e abili capacità, producono questo vino straordinario. Un’eccellenza che ha conquistato e sta conquistando fette di mercato importanti”, ha concluso il presidente. 

Ultima modifica il Martedì, 13 Settembre 2016 08:20