Scetticismo a Mesagne sul Trans-Adriatic Pipeline

Ottobre 09, 2016 1988

gasdottoA Mesagne c'è scetticismo sul Trans-Adriatic Pipeline,

meglio conosciuta come Tap. Ad oggi, infatti, non c’è nessun progetto protocollato al Comune che faccia riferimento alla realizzazione del metanodotto che da Melendugno, dove approderà il gasdotto Tap, arriverà a Mesagne. Probabilmente non ci saranno opere nuove da farsi oppure i tecnici della Tap non hanno ancora prodotto un elaborato grafico per Mesagne. La cosa certa è che il gas arriverà a Mesagne dove si trova il punto di snodo della Snam rete gas valutato più vicino rispetto a quello di Villa Castelli. Un importante tronco della rete Snam passa già in territorio mesagnese ed è visibile subito dopo il canale Reale sulla strada per San Vito dei Normanni. E qui che molto probabilmente approderà il metano proveniente da oltre Adriatico per essere distribuito nella rete nazionale. In altri comuni, dove verranno realizzati gli interramenti del metanodotto, i progetti sono stati già protocollati poiché la condotta, essendo di diametro superiore agli 800 millimetri e di lunghezza superiore ai 40 chilometri deve ottenere una Valutazione di impatto ambientale positiva – comprensiva di Valutazione di incidenza – come previsto dal Codice dell’Ambiente. E su questo è competente il ministero dell’Ambiente. "Il nostro già martoriato territorio va difeso e salvaguardato. Un no deciso, dunque, ad opere rischiose per l’ambiente, per la salute e sopratutto assolutamente inutili perché non portano nessun vantaggio alla nostra economia", ha precisato Cosimo Quaranta, responsabile Ambiente e territorio di Progettiamo Mesagne, secondo cui "la verità che si vuole nascondere è che in Europa, così come in Italia, i consumi di gas sono costantemente in diminuzione. Paradossalmente in Europa e in Italia c'è sovrabbondanza di gas rispetto al fabbisogno per cui altri gasdotti risulterebbero inutili perché non funzionali alle esigenze".