Scattoni gli arresti e le perquisizioni. Ieri mattina il Gip presso il Tribunale di Bolzano ha emesso tre misure cautelari e sono state eseguite 24 perquisizioni domiciliari. Le operazioni di polizia sono state condotte nelle province di Milano, Monza e Brianza, Verona, Napoli, Roma, Lecce e Brindisi. Le indagini, iniziate nel 2015, hanno interessato ingenti quantità di prodotti energetici di contrabbando provenienti dal nord Europa. Gli investigatori hanno monitorato diversi trasporti dal nord Europa nelle città di Verona, Milano, Napoli, Lecce e Brindisi. Attraverso intercettazioni telefoniche, pedinamenti, analisi dei tracciati Gps di alcuni autoveicoli e lo studio comparato di informazioni, alcune delle quali provenienti dagli stati esteri cooperanti nell’attività di indagine, è stato possibile ricostruire i dettagli di una frode transnazionale concernente l’introduzione in territorio italiano di carburanti in totale evasione dell’accisa e dell’Iva, in quanto “camuffati” da merce non sottoposta ad accise e, dunque, trasportata su autocisterne scortate da semplice lettera di vettura. Sono state perquisite due ditte di carburante di Mesagne e lo studio di un commercialista di Brindisi. Nelle attività sono impegnati anche i carabinieri di Lecce che questa mattina si sarebbero presentati presso un distributore di carburanti che sorge sulla Novoli-Carmiano. Il danno erariale sino ad ora accertato è di circa 3 milioni di euro, ma è stata stimata un’evasione complessiva superiore a 6 milioni di euro. Le indagini sono ancora in corso.
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