Questo il motto con cui l'associazione antiracket "Legalità e sicurezza" di Mesagne e la Federazione delle associazioni antiracket e antiusura provinciale hanno dato il via a una serie di iniziative pubbliche sulla via dei percorsi di legalità. "Noi andiamo avanti con i nostri programmi, in queste settimane abbiamo tenuto numerosi incontri operativi per meglio incidere sul territorio - ha spiegato Fabio Marini, presidente dell'antiracket - e da questo mese terremmo incontri a tema e organizzati con piccoli gruppi, cittadini, scuole, chiese, operatori economici, alla presenza dei vari operatori di polizia proprio per illustrare l’attività delle associazioni antiracket, informare sui benefici di legge e sollecitare alla denuncia". Intanto, in prefettura si svolgono seminari e corsi di formazioni, oltre che riunioni operative, per informare e formare gli operatori di polizia per una sempre migliore e incisiva tutela della vittime. Si svolgono continui aggiornamenti sulle normative, sul fondo di accesso per le vittime dei reati, le costituzioni parte civile ma anche e soprattutto per tutelare e non far esporre le vittime. "Posso davvero dire che dal punto di vista istituzionale, normativo e di professionalità nei funzionari delle prefetture, procure e forze di polizia ci sono tutti i presupposti per essere tutelati e risarciti", ha precisato il presidente. Le associazioni, della Federazione delle Associazioni Antiracket e Antiusura Italiane sparse in tutta Italia, e anche nel territorio brindisino, ce ne sono ben 5, oltre Mesagne, anche a San Pietro Vernotico, San Vito dei Normanni, Francavilla Fontana e Ceglie Messapica, sono sicuramente uno strumento di garanzia per le vittime. "A tutte le vittime del racket o dell’usura rivolgo l’ennesimo appello: fidatevi delle istituzioni, delle nostre associazioni diffuse su tutto il territorio e denunciate", ha concluso Marini.
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