Mesagne. Molfetta denuncia all'Osservatorio l'aumento della criminalità In evidenza

Novembre 09, 2016 2376

Molfetta Pompeo 23.6.2015Dopo anni di attesa ieri a Mesagne, su iniziativa del presidente del Consiglio comunale e del sindaco Molfetta,

si è riunito l'Osservatorio sulla legalità per valutare i fenomeni criminali che stanno imperversando sulla città. Molto realistica è stata l'analisi che ha fatto il sindaco Molfetta che, partendo da una situazione socio-economica piuttosto critica, ha snocciolato i numerosi problemi che in città stanno creando un indiscusso allarme sociale. "In città vi è un incremento di furti nella zona industriale, nelle zone residenziali stagionali, come nelle civili abitazioni in particolare in quartieri più periferici", ha esordito il primocittadino secondo cui alcuni segnali percepiti "possono deporre a favore dell’esistenza di organizzazioni microcriminali appartenenti al nostro territorio ma anche provenienti da territori più lontani o da paesi stranieri". Su tale fronte non si possono escludere, tuttavia, iniziative autonome e scollegate magari da parte di disperati che agiscono in proprio. "Non sono in grado di dire se e quanto questa attività sia riconducibile ad un disegno organizzato ed etero diretto - ha aggiunto Molfetta -. La crisi del sistema economico e produttivo indubbiamente espone al meccanismo dell’usura su cui, però, non si registra un incremento significativo delle denunce anche se molti segnali indiretti conducono a ritenere che questo fenomeno esiste, così come certamente resiste il reato, anche qui poco denunciato, del pizzo delle estorsioni". A Mesagne c'è anche il problema della dipendenza di molti dai videogiochi. "Povertà, ignoranza e disagio producono un impulso incontrollato a scommettere sulla fortuna più che sulle proprie capacità e questo rende ragione dell’incremento esponenziale delle ludopatie in generale e del ricorso ai videopoker, scommesse e lotterie che si mangiano le pensioni, i risparmi prima e il cervello poi", ha tenuto a mettere in evidenza il sindaco. Inoltre, la marginalità ed il disagio sociale, soprattutto giovanile, la crisi del sistema valoriale ed educativo, le scarse prospettive per il futuro sono tutte condizioni che predispongono a comportamenti estremi. "Non è difficile immaginare come in questo frangente possa incrementarsi, sopratutto nei giovani e giovanissimi, il ricorso all’abuso di droghe, all’alcool, alla violenza, all’intolleranza, alla devianza in generale", ha ammesso con rammarico Molfetta che ha anche denunciato che "sul nostro territorio vi sono segnali inquietanti che vanno in questa direzione e che interessano particolarmente alcuni ambiti cui bisogna fare attenzione come le scuole, il centro storico, i luoghi di abbandono urbanistico e sociale". Da ciò nasce l’esigenza di tenere insieme il tutto, di coordinare gli impegni di ciascuno e di darne pubblica evidenza. "E' vero. Ecco perché abbiamo voluto dare fiato al'Osservatorio della legalità magari strutturandolo meglio, dandogli sempre un contenuto senza lasciare che la discussione diventi accademia, prefiggendosi degli obiettivi concreti e misurabili", ha concluso il sindaco non prima di aver avanzato una sua proposta: "Intendo mantenere questo organismo come strumento di consultazione, analisi ed approfondimento e mi piacerebbe lasciare la mission operativa a un nucleo esecutivo ristretto che porti avanti gli obiettivi generali dell’osservatorio".

Ultima modifica il Mercoledì, 09 Novembre 2016 09:35