Redazione

Dati del giorno: 31 luglio 2022

2.608
Nuovi casi
13.279
Test giornalieri
3
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 676
Provincia di Bat: 187
Provincia di Brindisi: 295
Provincia di Foggia: 264
Provincia di Lecce: 646
Provincia di Taranto: 466
Residenti fuori regione: 66
Provincia in definizione: 8
55.227
Persone attualmente positive
486
Persone ricoverate in area non critica
15
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

1.398.041
Casi totali
12.120.276
Test eseguiti
1.333.998
Persone guarite
8.816
Persone decedute

Ennesima grandinata in una estate bollente che ha colpito a macchia di leopardo la provincia di Bari, aggravando la conta dei danni in campagna causati dalla grave siccità e dagli incendi. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in relazione all’ondata di maltempo che ha colpito in maniera violenta parte della provincia di Bari, mentre nelle altre province ci sono solo stati acquazzoni molto attesi dagli agricoltori, dopo la grandinata​ di mercoledì in provincia di Foggia.

Forti grandinate e nubifragi si sono abbattuti – aggiunge Coldiretti Puglia - sui campi della provincia di Bari, a Turi, Conversano, Acquaviva, Cassano, Santeramo e a Palo, sulle produzioni di uva da tavola e sugli oliveti. ​ ​ ​

La caduta della grandine nelle campagne – sottolinea la Coldiretti Puglia – è la più dannosa in questa fase stagionale per le perdite irreversibili che provoca alle coltivazioni nei campi proprio alla vigilia della raccolta, mandando in fumo un intero anno di lavoro. Un evento climatico avverso che – precisa la Coldiretti Puglia – si ripete sempre con maggiore frequenza ma a cambiare è anche la dimensione dei chicchi che risulta essere aumentata considerevolmente negli ultimi anni con la caduta di veri e propri blocchi di ghiaccio anche più grandi di una palla da tennis.

Le precipitazioni violente provocano danni perché i terreni non riescono ad assorbire l’acqua su un territorio – sottolinea Coldiretti Puglia – reso più fragile dalla cementificazione e dall’abbandono con 230 i comuni, ovvero l’89% del totale, a rischio idrogeologico secondo dati Ispra.

I fenomeni estremi, oltre ad azzerare le produzioni, danneggiano piante e alberi, con una frequenza e una violenza che gli agricoltori non possono in alcun modo gestire e sopportare in solitudine.

Il rischio idrogeologico riguarda contesti prevalentemente agricoli o naturali per il 67% perché in Puglia la terra frana e si consuma anche a causa dell’abbandono delle aree rurali per fattori diversi – insiste Coldiretti Puglia - a cui si aggiungono fenomeni meteorologici sempre più intensi, concentrati in poche ore e su aree circoscritte, con alluvioni e danni anche in aree non eccessivamente antropizzate. La salvaguardia del suolo, dell’ambiente e delle produzioni agricole e agroalimentari è fondamentale per garantire un avvenire alle future generazioni.​

Siamo di fronte – sottolinea la Coldiretti – ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal caldo al maltempo.

Nelle zone interessate dal maltempo aumenta la preoccupazione per gli effetti della siccità che sta assediando la Puglia mettendo a rischio i raccolti, con la tropicalizzazione del clima – conclude Coldiretti Puglia - che ha provocato 3 miliardi di euro di danni in Puglia negli ultimi 10 anni.

 

I consigli della polizia stradale prima di mettersi in viaggio. Buona visione. (Guarda il video in fondo pagina)

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Nella giornata odierna, nell’ambito di servizi predisposti dal Questore di Brindisi, Annino Gargano, volti a intensificare il contrasto ai reati in materia di criminalità diffusa e dello spaccio di droga, gli agenti di questa Squadra Mobile hanno eseguito numerosi controlli su strada verso persone ben note come assidui consumatori di sostanze stupefacenti.

Inoltre, il controllo operato all’interno dell’abitazione di due coniugi quarantenni, sita in un quartiere semicentrale del Capoluogo, ha consentito il rinvenimento di circa 100 gr. di marijuana, 150 gr. di cocaina, materiale per il confezionamento delle dosi, cartucce da arma da sparo e materiale esplodente.

Moglie e marito, D.D.K. e N. S., sono stati arrestati in flagranza del reato di spaccio di sostanze stupefacenti e posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. 

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Colpo di scena nella vicenda di Paul Haggis. Il Tribunale del Riesame di Lecce ha rigettato l’appello della Procura di Brindisi contro la revoca dell’arresto del regista e sceneggiatore premio Oscar. Paul Haggis, 69 anni, indagato per violenza sessuale e lesioni personali nei confronti di una 29enne inglese, fatti avvenuti a Ostuni. Il regista ha presenziato all’udienza, insieme alla figlia.

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Dati del giorno: 30 luglio 2022

3.905
Nuovi casi
21.181
Test giornalieri
3
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 1.119
Provincia di Bat: 245
Provincia di Brindisi: 391
Provincia di Foggia: 503
Provincia di Lecce: 885
Provincia di Taranto: 664
Residenti fuori regione: 80
Provincia in definizione: 18
56.520
Persone attualmente positive
506
Persone ricoverate in area non critica
17
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

1.395.433
Casi totali
12.106.997
Test eseguiti
1.330.100
Persone guarite
8.813
Persone decedute

Nella stagione sportiva 2022-23 ha preso il via il nuovo Progetto Società Affiliate SSD BRINDISI FC del presidente Daniele Arigliano in collaborazione con il settore giovanile guidato dal responsabile Mario Bassi. Il club Biancoazzurro ha deciso di puntare su questa nuova iniziativa allo scopo di gettare le basi per un solido, duraturo e costruttivo rapporto di collaborazione con le realtà sportive del territorio brindisino e delle province confinanti intenzionate a crescere seguendo i criteri formativi della Società Biancoazzurra.

Le Società Affiliate diventeranno, in questo modo, un punto di riferimento del Club sul territorio che beneficiano della possibilità di aggiornare e sviluppare i propri programmi di allenamento contando sulla costante collaborazione e sul contatto diretto con il Team del Settore Giovanile del Brindisi FC. Il costante contatto con il Team del Settore Giovanile si concretizza attraverso numerose attività tra cui le visite periodiche da parte dello staff dell’area Scouting, la possibilità di assistere ad allenamenti e partite ufficiali del Settore Giovanile e prima squadra e la realizzazione di Coaches Clinic con formazione in aula e in campo con la partecipazione dei tecnici e delle squadre del Settore Giovanile del Brindisi FC.

Tante le attività in programma, dove non si guarderà solamente al lato sportivo ma anche ad una comune crescita formativa e culturale insieme alle società affiliate. Chiunque volesse chiedere informazioni o aderire al Progetto Società Affiliate SSD BRINDISI FC per la stagione sportiva 2022-23 può contattarci sui nostri canali social o tramite indirizzo email o contattando direttamente il responsabile del settore giovanile Mario Bassi.

Instagram: settoregiovanile_brindisifcInstagram:

settoregiovanile_brindisifcFacebook:

Settore Giovanile Brindisi FCEmail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.bile

Sett.Giov. Mario Bassi: 3474866736.

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Il Consiglio comunale di Mesagne approva all’unanimità il documento per la “visibilità femminile”. Tre i punti condivisi, rimandano all’avvio di azioni attuative: vie intitolate a personalità femminili, linguaggi rispettosi del genere femminile, campagne di informazione sulla possibilità del doppio cognome.

Nell’ultima seduta, il Consiglio Comunale di Mesagne ha recepito il “Documento per la visibilità femminile”, patrocinato dalla Regione Puglia e dall’Associazione Toponomastica Femminile e sottoscritto lo scorso 8 marzo dalle Commissioni alle Pari Opportunità delle città di Mesagne, Brindisi, Ceglie Messapica, Cisternino, Francavilla Fontana e San Vito dei Normanni.

La massima Assise cittadina ha  accolto le richieste avanzate all’Amministrazione comunale dalla Commissione Pari Opportunità con nota nella quale si chiede di avviare ogni azione utile ad introdurre regolamenti, o comunque meccanismi relativi alle scelte toponomastiche, che tengano conto della rappresentanza di genere in occasione di ogni intitolazione. “Rispetto a questo punto, l’impegno assunto rimanda all’opportunità di aggiornare il ‘Regolamento comunale toponomastica e numerazione civica comunale’, introducendo il vincolo di procedere all’intitolazione di nuove vie e piazze a personalità femminili che abbiano rivestito nella storia ruoli e significati rilevanti in ogni campo del sapere e dell’agire umano”, ha spiegato il sindaco della città di Mesagne, Antonio Matarrelli.

Il Consiglio Comunale, all’unanimità dei presenti, ha dunque accolto il punto del Documento che invita a promuovere campagne di sensibilizzazione sull’uso di linguaggi rispettosi della donna, non discriminatori ma inclusivi del genere femminile, soprattutto nell’ambito lavorativo, a partire dal contenuto di atti e corrispondenza. Infine è stata recepita la parte del Documento che impegna a promuovere campagne di informazione sulla facoltà di attribuzione del doppio cognome, paterno e materno, alla prole.

“La questione della ‘visibilità femminile” non è affatto secondaria in una società che spesso stenta, in modo più o meno consapevole, a riconoscere alle donne ruoli di responsabilità, non attribuendo sempre il giusto valore alle funzioni che svolgono contribuendo in modo determinante al progresso civile, sociale ed economico dei contesti in cui esse operano”, ha sottolineato il consulente comunale alle Pari Opportunità Antonio Calabrese nella relazione di presentazione dell’argomento tenuta in Consiglio comunale.

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Per difendersi dalle temperature bollenti e tenersi in forma, cambiano i menù dei pugliesi che ricercano piatti light con l’aumento del 20% del consumo di pesce, ma crescono anche le importazioni dall’estero di prodotto ittici del 2,5%. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base dei dati di EportPlanning che prevede un’accelerazione dell’import dall’estero nella media del triennio 2023-2025 pari al +7,7%.

In Puglia l’effetto dell’incremento del prezzo medio del gasolio – spiega la Coldiretti regionale – si sta abbattendo come una tempesta sull’attività dei pescherecci già duramente colpiti dalla riduzione delle giornate di pesca. Fino ad oltre la metà dei costi che le aziende ittiche devono sostenere è rappresentata proprio dal carburante. Con gli attuali ricavi la maggior parte delle imprese di pesca – spiega Impresapesca Coldiretti Puglia - non riesce a coprire nemmeno i costi energetici oltre alle altre voci che gli armatori devono sostenere per la normale attività. Di questo passo uscire in mare non sarà economicamente sostenibile.

Quasi 8 pesci su 10 che arrivano sulle tavole sono stranieri – dice Coldiretti Impresa Pesca Puglia - spesso senza che i consumatori lo sappiano, soprattutto a causa della mancanza dell’obbligo dell’indicazione di origine sui piatti consumati al ristorante che consente di spacciare per nostrani prodotti provenienti dall’estero che hanno meno garanzie rispetto a quello Made in Italy. Per questo nei Mercati di Campagna Amica si organizzano eventi di informazione per far conoscere caratteristiche, qualità ed aiutare a fare scelte di acquisto consapevoli, soprattutto di pesce dei nostri mari a miglio0.

Nei mari italiani si pescano ogni anno circa 180 milioni di chili di pesce cui vanno aggiunti gli oltre 140 milioni di kg prodotti in acquacoltura – spiega Coldiretti Impresapesca – mentre le importazioni dall’estero hanno ormai superato il miliardo di chili, secondo un’analisi su dati Istat relativi al 2018. Una situazione che lascia spazio agli inganni dal pangasio del Mekong venduto come cernia al filetto di brosme spacciato per baccalà, fino all’halibut o la lenguata senegalese commercializzati come sogliola. Una frode in agguato sui banchi di vendita in Italia e soprattutto nella ristorazione dove non è obbligatorio indicare la provenienza. Tra i trucchi nel piatto più diffusi in Italia ci sono anche – continua la Coldiretti Impresapesca – il polpo del Vietnam spacciato per nostrano, lo squalo smeriglio venduto come pesce spada, il pesce ghiaccio al posto del bianchetto, il pagro invece del dentice rosa o le vongole turche e i gamberetti targati Cina, Argentina o Vietnam, dove peraltro è permesso un trattamento con antibiotici che in Europa sono vietatissime in quanto pericolosi per la salute.

Un rischio confermato dai dati del Rassf, il sistema europeo di allerta rapido che, su un totale di 399 allarmi alimentari segnalati nel 2018 nel nostro Paese, ha visto ben 154 casi riguardare proprio il pesce (101) e i molluschi bivalvi (53), ovvero circa il 40% del totale secondo un’analisi Coldiretti. In testa alla black list ci sono le importazioni dalla Spagna – denuncia Coldiretti - da cui sono arrivati ben 51 allarmi, dal pesce con presenza eccessiva di metalli pesanti come il mercurio o contaminato con il parassita Anisakis ai molluschi infettati da escherichia coli e Salmonella, fino al cadmio nei cefalopodi come seppie e calamari. Al secondo posto si piazzano gli arrivi dalla Francia con 39 casi, di cui ben 26 riguardanti la presenza del batterio Norovirus nelle ostriche, ma anche dell’Anisakis nel pesce e dei crostaci con solfiti, mentre al terzo c’è l’Olanda, anche qui con pesce all’Anisakis e Norovirus sui molluschi.

E intanto la flotta peschereccia pugliese, denuncia Coldiretti Puglia, ha perso oltre 1/3 delle imprese e 18.000 posti di lavoro, con un contestuale aumento delle importazioni dal 27% al 33%. Di assoluto rilievo i numeri del settore in Puglia, segnala Coldiretti, il cui valore economico è pari all’1% del PIL pugliese e arriva fino al 3,5% se si considera l’intero indotto, conta 1500 imbarcazioni, 5000 addetti, 10 impianti di acquacoltura e mitilicoltura. Le aree vocate sono prioritariamente Manfredonia, Molfetta, sud Barese, Salento, dove il pescato più importante è costituito da gamberi, scampi, merluzzi.

Una crisi quella del settore ittico, che si trascina da 30 anni – rileva Coldiretti Puglia – in un mercato, quello del consumo del pesce, che aumenta, ma sempre più in mano alle importazioni. La produzione ittica derivante dall’attività della pesca è da anni in calo e quella dell’acquacoltura resta stabile, non riuscendo a compensare i vuoti di mercato creati dell’attività tradizionale di cattura. Una rinascita che passa per il mercato e sulla quale Coldiretti sta cercando di impegnarsi a fondo, facendo partire iniziative nei Mercati di Campagna Amica che hanno come obiettivo la vendita diretta, la semplificazione e la tracciabilità.

Il consiglio di Coldiretti Impresapesca è di verificare sul bancone l’etichetta, che per legge deve prevedere l’area di pesca (Gsa). Le provenienze da preferire sono quelle dalle Gsa 9 (Mar Ligure e Tirreno), 10 (Tirreno centro meridionale), 11 (mari di Sardegna), 16 (coste meridionali della Sicilia), 17 (Adriatico settentrionale), 18 (Adriatico meridionale), 19 (Jonio occidentale), oltre che dalle attigue 7 (Golfo del Leon), 8 (Corsica) e 15 (Malta). Per quanto riguarda il pesce congelato c’è l’obbligo di indicare la data di congelamento e nel caso di prodotti ittici congelati prima della vendita e successivamente venduti decongelati, la denominazione dell’alimento è accompagnata dalla designazione “decongelato”.

Si è concluso in tragedia il grave incidente stradale che si è verificato venerdì pomeriggio lungo la provinciale che collega le città di Mesagne e San Pietro Vernotico. Infatti, non ce l’ha fatta il 58enne Vito Bianco, nato a Mesagne ma residente a Erchie, a causa dei traumi riportati nel sinistro.

L’uomo, alla guida di un trattore, era rimasto incastrato sotto il mezzo. La salma è stata trasferita nell’obitorio dell’ospedale del “Vito Fazzi” di Lecce, nosocomio presso il quale l’uomo era stato ricoverato in terapia intensiva, a disposizione del magistrato Giovanni Marino, della Procura della repubblica di Brindisi, che dovrà disporre gli accertamenti autoptici. Una decisione giunta nella mattinata di ieri, quando i familiari avevano già programmato il funerale. Purtroppo, ancora una volta, la provinciale 82, meglio conosciuta come la Mesagne-San Pietro Vernotico, è testimone di sinistri mortali. Probabilmente la conformazione stradale di questa importante arteria andrebbe ridisegnata in diversi tratti. L’incidente si è verificato venerdì pomeriggio, intorno alle ore 18, a circa cinque chilometri oltre il centro abitato di Mesagne precisamente in territorio di Brindisi: entrambi i mezzi stavano percorrendo la provinciale in direzione San Pietro.

Si trovavano in un tratto di strada caratterizzata da diverse curve, quando improvvisamente l’autocarro, per cause ancora in fase di accertamento, ha travolto il trattore che si è trovato improvvisamente davanti. Un urto alquanto violento. Il trattore, infatti, dopo l’impatto si è ribaltato sul fianco sinistro, andando a finire in parte all’interno del canale adiacente il margine della carreggiata, mentre il conducente è stato sbalzato dal posto di guida, rimanendo schiacciato sotto il mezzo agricolo. L’autocarro, invece, dopo l’impatto, ha finito la sua corsa dopo circa 40 metri dal punto d’urto. Immediatamente il conducente del camion si è fermato ed è corso verso il trattorista per prestargli aiuto.

Stessa cosa hanno fatto alcuni automobilisti di passaggio. Ma la situazione del ferito è apparsa subito critica. È stato lanciato l’allarme e sul posto sono giunte le ambulanze del 118. Il Vito Bianco è stato soccorso dai sanitari i quali si sono resi subito conto dei gravi traumi riportati nel sinistro e hanno deciso di trasferirlo, in codice rosso, presso l’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, dove alcune ore dopo il ricovero in terapia intensiva è deceduto. Il magistrato di turno in Procura, il sostituto procuratore Giovanni Marino, ha disposto il sequestro dei due veicoli, per effettuare ulteriori accertamenti tecnici che possano chiarire la dinamica dell’incidente. La salma di Vito Bianco è stata trasferita presso l’obitorio a disposizione dell’autorità giudiziaria. Le indagini sono state affidate alla polizia locale di Brindisi.

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