Redazione

Il prossimo 3 luglio 2024 alle ore 18,30 presso la chiesetta di san Giuseppe Artigiano, in piazza 1° Maggio a Mesagne, si svolgerà la cerimonia religiosa in memoria di Candido Plenilunio, commerciante e per lunghi anni presidente della Confcommercio di Mesagne, deceduto esattamente 20 anni fa. La famiglia per ricordarlo ha voluto farlo con una messa che sarà celebrata da don Angelo Galeone. Candido Plenilunio oltre a essere uno stimato commerciante, in particolare rivenditore del Latte Verbano, è stato un fervente politico tra le fila prima del Movimento sociale italiano e poi di Allenza Nazionale. Nel 2014 il figlio Giovanni aveva raccolto i pensieri dei tanti amici del papà inserendoli in una pubblicazione dal titolo: “Cav. Candido Plenilunio, Uomo d’altri tempi”. Non solo poiché nel 2022 in Comune fu presentata un’istanza firmata da 532 cittadini per chiedere di intitolare una piazza, una via o il commissariato a Candito Plenilunio. Istanza che ad oggi è rimasta inevasa.

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Una bombola a gas è esplosa questa mattina nel centro della città di Ostuni, in via Garibaldi. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco della città Bianca e la polizia oltre che le ambulanze del 118. 

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La notte scorsa 3 individui sono entrati nel piazzale di un resort agricolo a Diana Marina e hanno appiccato il fuoco a tre auto e un carrello. I mezzi sono una Jaguar, una Toyota e una Bmw. Una di queste auto è di proprietà dell'amministratore delegato dell'azienda. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco di Ostuni che hanno spento le fiamme. Indaga la polizia che ha già acquisito i filmati dell'impianto di video sorveglianza. 

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GASTROTURISMO: COLDIRETTI PUGLIA, DAL BARATTIERI AI GELSI FINO ALLA CAPA DI MORTO; I CIBI SALVATI DALL’ESTINZIONE.

Salgono a 1650 i Sigilli di Campagna Amica, 3 italiani su 4 chiedono menu “biodiversi”

Dal barattiere  pugliese alla capa di morto fino ai gelsi, salgono al numero record di 1650 i Sigilli di Campagna Amica, le specialità della biodiversità made in Italy a tavola salvate dall’estinzione grazie al lavoro degli agricoltori, rientrate nel nuovo censimento 2024, curato dall’Osservatorio sulla biodiversità istituito dal comitato scientifico di Campagna Amica. È stato presentato al Villaggio Coldiretti a Venezia dove è stata allestita la grande mostra sui prodotti della biodiversità che rappresentano uno dei motori che alimentano i viaggi di italiani e stranieri, oltre a simboleggiare una Dieta Mediterranea messa sempre più sotto attacco dalle grandi multinazionali del cibo. Un patrimonio della tradizione contadina italiana il cui ritorno sulle tavole è stato reso possibile dall’impegno dei 750 agricoltori “custodi” censiti dalla rete Campagna Amica/Terranostra, di cui oltre la metà (56%) sono giovani under 40, e il 15% sono giovanissimi sotto i 30 anni. Un quarto è certificato biologico, mentre quasi la metà si trova in comuni parzialmente o totalmente montani.

Tra le nuove specialità entrate nel censimento c’è il barattiere, un ortaggio tipico della Puglia, la cui particolarità è di avere la consistenza di un melone ma il sapore tipico del cetriolo fresco. Ha una forma rotonda e una buccia verde, che racchiude una polpa interna croccante, acquosa, e di colore verdognolo, che vira verso il rosa quando giunge a maturazione.

“La difesa della biodiversità è il vero valore aggiunto delle produzioni agricole made in Italy, con un impatto importante anche sull’economia nazionale, a partire dal turismo -  ha dichiarato il direttore di Fondazione Campagna Amica Carmelo Troccoli - Investire sulla distintività è una condizione necessaria per le imprese agricole di distinguersi in termini di qualità delle produzioni e affrontare così il mercato globalizzato salvaguardando, difendendo e creando sistemi economici locali attorno al valore del cibo”.

Uno scenario che dimostra la centralità per la vacanza Made in Italy del patrimonio enogastronomico nazionale che è diffuso su tutto il territorio e dalla cui valorizzazione – precisa la Coldiretti – dipendono molte delle opportunità di sviluppo economico ed occupazionale. Il cibo è dunque la voce più importante del budget della vacanza estiva tanto che – sottolinea la Coldiretti – è diventato per molti turisti la principale motivazione del viaggio con il boom del turismo enogastronomico anche grazie alle numerose iniziative di valorizzazione, dalle sagre alle strade del vino.

Tra i sigilli della biodiversità in Puglia si va dall’azzeruolo, piccolo frutto molto buono e gustoso ma poco conosciuto, viene chiamato "lazzeruolo", azzarruolo, azzaruolo, alla capa di morte, conosciuta come chepe de murte” o “Grucciolo”, questo cavolo rapa caratterizzato per la parte inferiore che somiglia ad una grossa rapa, dal mugnolo, considerato il cavolo povero dei contadini, progenitore del broccolo, oggi in pericolo rischia di scomparire, alla sporchia, una pianta parassita delle fave, in quanto si alimenta della clorifilla proprio di quest’ultima, dolce con un retrogusto leggermente amara e i contadini – aggiunge Coldiretti Puglia - la trasformarono in cibo prelibato dopo averla riscoperta, fino allo sponzale, appartenente alla stessa famiglia delle cipolle, sono dei piccoli bulbi con un fusto verde commestibile e ai cardoncelli, una verdura selvatica dal gusto leggermente dolciastro.

Dietro ogni prodotto c’è una storia, una cultura ed una tradizione che è rimasta viva nel tempo ed esprime al meglio la realtà di ogni territorio, conclude Coldiretti Puglia nel sottolineare la necessità di difendere questo patrimonio del Made in Italy dalla banalizzazione e dalle spinte all’omologazione e all’appiattimento verso il basso perché il buon cibo insieme al turismo e alla cultura rappresentano le leve strategiche determinanti per un modello produttivo unico che ha vinto puntando sui valori dell’identità, della biodiversità e del legame con i territori.

Il Brindisi Football Club comunica di aver nominato l’avv. Andrea Gianni alla carica di direttore generale della società e affidato al dott. Stefano Tota l’incarico di segretario generale. Gianni è un avvocato specializzato in management & leadership, acquisizioni e fusioni di società, con una lunga esperienza nel ruolo direttivo e di consulente esterno: figura carismatica, nel 2015 è tra gli artefici del ritorno della Sambenedettese tra i professionisti, nel 2019 è al vertice del Rieti in serie C, poi la parentesi a Reggio Calabria, “il chilometro più bello d’Italia” dove l’anno successivo, a maggio, lascia la Reggina al primo posto nel girone C della serie C, quindi le piazze di Acr Messina e del settore giovanile della Salernitana, infine dg del Lamezia Terme nel 2022 (serie D, girone I).

Lungo corso dirigenziale anche per il dott. Stefano Tota, che parte dal Foggia Calcio tra il 2010 e il 2014 nel ruolo di responsabile commerciale: laureato in Management dello Sport con specialistica e master in Marketing Sportivo, accompagna il Corato nella scalata, culminata nel 2018, dalla Prima Categoria fino all’Eccellenza, con funzioni di segretario generale e responsabile del settore giovanile. Stesso ruolo nella Fidelis Andria per quattro stagioni fino ad approdare lo scorso anno nel Bitonto Calcio, nel girone H della serie D.

Le due figure avranno il compito di implementare strategie, strumenti e attività nell’ottica di ottimizzare l’organizzazione e la gestione del club. La società dà il benvenuto e augura loro buon lavoro nella consapevolezza del valore e della competenza che i due dirigenti sapranno garantire nel posizionamento di ogni profilo tecnico e operativo del rinnovato sodalizio biancazzurro.

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La società del Presidente Saponaro comunica che, per la stagione sportiva 2024/2025, ha ingaggiato la centrale classe 2002 CiraPia Fanigliulo. “ Siamo sicuri della scelta fatta :un volto nuovo , una giovane atleta che ha tanta forza e voglia di fare...potrà dare nuova linfa e grinta al nuovo roster che l' Aurora sta allestendo , rosa che sarà sicuramente molto più competitiva rispetto alle scorse stagione” dichiara il Vice Presidente Daniele De Leonardis. “Sono molto carica per questa nuova esperienza con l'Aurora ,ho voglia di riscatto dopo l'ultima stagione. L'obbiettivo è quello di crescere e far bene con il gruppo, sono sicura che tutti insieme lavoreremo bene e ci divertiremo..” Dichiara entusiasta la nuova centrale dell'Aurora.

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Una giovane donna, una madre di Latiano, da martedì 25 giugno lotta tra la vita e la morte nel reparto di rianimazione dell’ospedale Perrino di Brindisi per sopravvivere al tentato femminicidio per il quale è stato arrestato suo marito, istruttore di arti marziali.

Una violenza estrema che si è consumata dentro e fuori casa, alla presenza del figlio minore. Ci auguriamo che la donna sopravviva e superi le gravi conseguenze sul corpo, consapevoli che queste sono una parte del trauma vissuto.  

Infatti una donna   traumatizzata   da violenze di questa gravità ha bisogno di un percorso terapeutico per rielaborare le conseguenze psicologiche e fisiche dell’aggressione, ricevere protezione, empatia, senza la pretesa di stabilire durata ed esiti.

 Triste e dolorosa è anche la condizione del figlio minore, che è stato presente al tragico evento, verosimilmente terrorizzato e disperato per quanto stava accadendo alla madre per mano proprio del padre e non di uno sconosciuto piombato in casa dal nulla. Anche lui ha bisogno di aiuto per superare paura, dolore, rabbia, senso di impotenza e altri sentimenti laceranti.

L’indagato è accusato di maltrattamenti familiari e lesioni personali. La stampa riferisce dettagli inquietanti quali i tentativi da parte dell’uomo di evitare il controllo domiciliare dei carabinieri e il fatto che la donna sia stata trovata nel giardino di casa sotto due lenzuola con ecchimosi e fratture su tutto il corpo, in fin di vita. Un tentato femminicidio evitato per poco. 

 Non sappiamo se il figlio minore sia considerato vittima di violenza assistita e se siano stati adottati provvedimenti per la sua messa in protezione durante i due giorni precedenti l’arresto del padre.

Dalla nostra esperienza ultra decennale di centro antiviolenza vogliamo fare alcune osservazioni necessarie.

 Chi continua a parlare della violenza maschile sulle donne nei rapporti di intimità e della violenza assistita dai/dalle minori come fenomeno d’emergenza, compie un’operazione di sottovalutazione e normalizzazione della stessa, non dà la dovuta attenzione alle cause strutturali che la determinano e soprattutto alle strategie per prevenirla e contrastarla in tutte le sue manifestazioni. Inoltre, è riconosciuto che la violenza intra familiare non si manifesta con un unico episodio, ma presenta un andamento ciclico   di crescente intensità che può raggiungere alti livelli di pericolosità.

A ciò si aggiunga che troppo spesso le donne vengono considerate responsabili e/o complici della violenza che subiscono dentro e fuori la famiglia, senza considerare le enormi difficoltà a cui vanno incontro quando cercano di proteggersi e di far cessare il comportamento violento.

I centri antiviolenza raccolgono in maniera anonima dati sul fenomeno che inviano a diverse istituzioni, per esempio gli Ambiti Sociali Territoriali, gli Assessorati regionali competenti e all’ISTAT.  Pertanto, le istituzioni sono in possesso di dati quantitativi e qualitativi sulla violenza alle donne che dovrebbero orientare le politiche di prevenzione e contrasto.

Le indagini ISTAT, della FRA (Agenzia Europea per i Diritti fondamentali) a livello europeo e quelle dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) confermano il carattere strutturale della violenza di genere, con oltre un terzo delle donne in Italia e nel mondo che subisce una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Prevale la violenza nelle relazioni di intimità che si manifesta in forme particolarmente crudeli.

Bisogna fermare e sradicare la violenza sulle donne; non possiamo più ascoltare parole vuote e di circostanza. Le istituzioni devono smetterla con azioni spot e da marketing di facciata.  Chiediamo ancora una volta alle istituzioni di   misurarsi con politiche integrate con obiettivi chiari sul piano della prevenzione e del contrasto della violenza maschile e di genere.

Ricordiamo che i centri antiviolenza sono servizi specialistici che si reggono in buona parte sul lavoro volontario delle operatrici, che non ricevono, assieme alle case rifugio, sufficienti finanziamenti pubblici per assicurare la continuità di funzionamento e la cui operatività è rallentata da un pesante sistema burocratico.

Inoltre, i pur esigui finanziamenti vengono erogati in ritardo o, ancora peggio, i programmi antiviolenza, che servono a finanziare gli interventi territoriali, in qualche caso non vengono erogati affatto. Tutto a danno delle donne, che invece avrebbero necessità di disporre di interventi immediati.

Le donne sentono parlare di reddito di libertà, reddito di dignità, micro credito di libertà, ma queste misure sono raramente accessibili e disponibili al momento del bisogno. Occorre fare i conti con la rabbia e la frustrazione delle donne che vengono sollecitate a denunciare e a sottrarsi alla violenza, per poi, in molti casi, essere vittimizzate e giudicate e dover affrontare un assurdo calvario di intensità pari alla violenza subita.

Vogliamo essere vive e libere!

                                                                                                                       La Presidente

                                                                                                                  Rosa Cecilia Caprera

 

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Tutto pronto manca sempre meno all’avvio della nuova edizione di Un’emozione chiamata libro, la kermesse letteraria che da trent’anni si svolge nella Città Bianca. Nata nel 1995 per volontà del sindaco Lorenzo Cirasino e dal compianto assessore Renato Santomanco, la rassegna per 18 anni è stata diretta artisticamente da Anna Maria Mori scrittrice e firma prestigiosa de “La Repubblica” che quest’anno è stata insignita dall’associazione Una Valle di Libri che, organizza la kermesse per il terzo anno, del riconoscimento di Presidente Onoraria del festival.

Tante le novità del prossimo triennio di Un’emozione chiamata libro, la prima la partecipazione nella sezione “Luci sui festival” al Salone del Libro di Torino, la seconda l’apertura di una sezione dedicata agli autori pugliesi denominata “Radici di Puglia”, oltre a questo l’evento andrà in scena in diversi scorci della Città Bianca. Non solo il chiostro di Palazzo San Francesco sarà il protagonista ma anche Piazza della Libertà, Piazzetta Cattedrale e il Palazzo Tanzarella. L’evento è organizzato in collaborazione con il Comune di Ostuni – Assessorato alla cultura

Il claim utilizzato per la promozione della rassegna già da quest’anno vuole celebrare i “trent’anni di emozioni'”, che ricadranno ufficialmente nel 2025. Il progetto dell’associazione “Una Valle di Libri” punta a realizzare per i prossimi tre anni una serie di eventi collaterali che vanno oltre ai classici talk-show con ospiti e autori; tra le iniziative ci saranno mostre, masterclass, showcase e tanto altro.

Nell’edizione 2024, non mancheranno i riconoscimenti agli autori dei libri che si sono contraddistinti nell’ultimo periodo, come accadde lo scorso anno per il procuratore Nicola Gratteri e con la giornalista Gaia Tortora.

“Stiamo cercando nel tempo – afferma il direttore artistico Flavio Cellie – di riportare la manifestazione al successo che ha ottenuto negli anni della gestione della nostra presidente onoraria Anna Maria Mori. La rassegna di quest’anno apre ufficialmente le porte alla celebrazione del trentesimo anniversario dalla nascita di “Un’emozione chiamata libro” – prosegue – aggiungendo delle sezioni come quella di “Radici di Puglia” e l’abbinamento a progetti sociali come quello di “Orecchiette la pasta che vorrei”. Siamo felici che l’amministrazione comunale abbia riposto nuovamente nella nostra associazione la fiducia giusta per realizzare questa rassegna che si apre per la prima volta con un ospite internazionale e vira su diverse tematiche che si aprono anche ai giovani con la partecipazione di Gianmaria Volpato, un giovane cantautore fresco della partecipazione a Sanremo che ha realizzato il suo primo romanzo che presenterà per la prima volta ad Ostuni in Puglia.

L’edizione 2024 si aprirà ufficialmente il 3 luglio 2024 nel chiostro di Palazzo San Francesco alle ore 21.00 con Patrick Zaki che presenterà con il giornalista di ANSA Vincenzo Chiumarulo il libro edito da “La Nave di Teseo” dal titolo “Sogni e illusioni di libertà. La mia storia”. Il 6 luglio alle 21.00 in Piazzetta Cattedrale, ospite della rassegna nella sezione Radici di Puglia sarà il giornalista RAI Nando Nunziante che presenterà con Maddalena Tulanti il suo libro dal titolo “Aiutami a Guardare. L’8 luglio si torna nel Chiostro di Palazzo San Francesco per la presentazione del nuovo libro di Luca Bizzarri “Non hanno un amico” edito da Mondadori, a dialogare con l’autore sarà la giornalista del TGR Puglia Claudia Bruno. Il 10 luglio ancora un nuovo romanzo tra musica e parole farà parte del calendario di Un’emozione chiamata libro, si tra Luca Bianchini con il suo “Il cuore è uno zingaro” (ed. Mondadori), a dialogare con l’autore la giornalista e blogger Marta Perego. Il 14 luglio si torna in piazzetta Cattedrale per la presentazione del libro “Giù la maschera” scritto dalla conduttrice del TG2 Elena Malizia, una serata speciale tra musica e parole grazie all’intervento del gruppo dei Camomilla Isterica, a presentare la serata la giornalista del TG2 Daniela Colucci. Il 16 luglio in Piazzetta Cattedrale nuovo appuntamento con l’appendice dedicata agli autori pugliesi, ospite della rassegna Caterina Fiume con il romanzo dal titolo “Come equilibristi” a dialogare con l’autrice ci sarà il giornalista e scrittore Francesco Roma. Il 18 luglio nel chiostro di Palazzo San Francesco spazio all’attualità con Carlo Cottarelli che dialogherà con il capo della comunicazione della Regione Puglia Rocco De Franchi sul suo nuovo libro edito da Mondadori dal titolo “Dentro il palazzo”. Il 20 luglio (Chiostro San Francesco) spazio alla musica con il giornalista e conduttore radiofonico Luca De Gennaro che presenterà con il cantautore Emanuele Barbati il libro edito da Rizzoli Lizard “Generazione Alternativa”. Il 23 luglio la rivelazione dell’ultimo festival di Sanremo Gianmaria Volpato che presenterà il suo primo romanzo dal titolo “Stagno” (ed Mondadori), a dialogare con l’autore ci sarà la giornalista del TG2 Carola Carulli.

“Un’emozione chiamata libro è uno degli eventi di punta della offerta culturale della nostra città – afferma il sindaco Angelo Pomes –ringraziamo per l’impegno l’associazione Una Valle di Libri che sta rilanciando un brand importante per la nostra Comunità. Dalla fondazione all’approdo al Salone del Libro di Torino nello scorso maggio – sottolinea Pomes - prosegue la missione iniziata con passione e determinazione nel 1995, quando alla guida della nostra città c’era il Prof. Lorenzo Cirasino. Insieme al compianto Renato Santomanco, diedero vita a questa iniziativa culturale, guidata per 18 anni da Anna Maria Mori. Oggi - conclude il sindaco Angelo Pomes - l’obiettivo che ci poniamo come amministrazione è far diventare la manifestazione un punto di riferimento regionale e nazionale".

"L'obiettivo della nostra amministrazione è continuare a valorizzare i marchi che hanno reso la nostra città famosa - ha dichiarato l'assessore Niki Maffei -. Crediamo fermamente in questa manifestazione che ha contribuito significativamente alla storia culturale della nostra città. Il prossimo anno, l'evento celebrerà trent'anni di attività, confermandosi così come una delle più longeve rassegne letterarie e culturali d'Italia – conclude l’assessore Maffei - il festival negli anni ha continuato ad evolversi e ad adattarsi ai cambiamenti e alle varie tematiche che sono state affrontate nel tempo".

Un ringraziamento ai sostenitori del progetto nostro progetto: Banca di Credito Cooperativo Ostuni, Telcom - Vasar, Pace Gioielli, Masseria Traetta, RH Rent e RentBeat.

Partner del progetto: Museo della Civiltà Preclassiche, Ceramiche Carella, Todo Modo, Hotel La Terra, Ostuni Touring, Pugliarello e Typicus.

Il Festival “Un’emozione chiamata libro”

 “Un’emozione chiamata libro” è una rassegna letteraria che vanta una consuetudine trentennale, resa tale grazie alla sensibilità di autori il cui prestigio letterario è unanimemente riconosciuto. (Luciano De Crescenzo, Dacia Maraini, Corrado Augias, Margaret Mazzantini, Susanna Tamaro, Domenico Starnone, Sebastiano Vassalli, Leonardo Mondadori, Cristina Comencini, Melania Mazzucco, Daria Bignardi, Simonetta Agnello Hornby, Magdi Allam, Marino Bartoletti, Marco Travaglio, Nicola Gratteri, Gaia Tortora, Antonio Caprarica… e tantissimi altri, per un totale di oltre trecento autori), pertanto, rappresenta l'evento più significativo della programmazione culturale della città di Ostuni. Il festival “Un'emozione chiamata libro” nasce nel lontano 1995, per volontà dell'amministrazione comunale dell'epoca che ebbe l'illuminazione di affidare la direzione artistica alla giornalista Anna Maria Mori, essa stesa autrice di best-seller nonché giornalista di punta de “La Repubblica”. Dal 2022 il Festival letterario è curato dall’associazione “Una Valle di Libri”.

L’organizzazione l’associazione “Una Valle di Libri”

Il Festival “Una Valle di Libri” nato nel 2020 è un format letterario itinerante che si svolge in un contesto territoriale circoscritto ma di ampio respiro paesaggistico: la Valle d’Itria (Ostuni, Carovigno, Ceglie Messapica, Cisternino, Martina Franca, Locorotondo e Alberobello).

L'associazione culturale “Una valle di libri” nata nel marzo del 2022 grazie a un'idea di Flavio Cellie, subito condivisa con un gruppo di amici ‘bibliofili’, ha nel proprio statuto fondativo la sua essenza e la sua finalità: promuovere eventi letterari condividendone l'organizzazione con autori e moderatori.

Da Polizia di Stato e Airbnb i consigli per evitare le truffe online,

con Marco Camisani Calzolari testimonial,

per prenotare le vacanze in sicurezza

 

Dalle frodi con le carte di credito al phishing sui social media, Gen Z e Millennial sono a maggior rischio di cadere vittime di raggiri

 

 

Continua a crescere il fenomeno delle truffe online. Nonostante siano generazioni native digitali, a sorpresa a essere maggiormente vittime di questi fenomeni, dalle frodi con carte di credito al phishing, sono Gen Z e Millennial e non i senior. È quanto emerge dalle evidenze di Polizia di Stato e Airbnb che, alla vigilia dell’estate e delle prenotazioni delle vacanze, hanno rinnovato la collaborazione per aiutare i cittadini a riconoscere ed evitare i malintenzionati in rete. Il testimonial della campagna è Marco Camisani Calzolari, che già collabora con la Polizia di Stato sul tema delle truffe online.

L’identikit della vittima

Secondo il Report 2023 delle attività della Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica, l’anno scorso si è registrato un considerevole aumento dei tentativi di truffa online in Italia, con una crescita di questi reati del 6% dal 2022 al 2023 e un conseguente incremento del denaro sottratto, che è passato da 114 milioni di euro a 137 milioni (+20%).[1] Sono invece 2.500 i siti di phishing individuati e bloccati da Airbnb solamente negli ultimi 12 mesi. Anche se nate e cresciute nell'era digitale, le nuove generazioni sono meno attente quando si tratta di sicurezza online. Secondo Consumerismo, 1 italiano su 5 dichiara di aver subìto almeno una truffa mentre faceva acquisti in rete, percentuale che sale al 33,1% nella fascia d'età 25-34 anni: ciò significa che 1 giovane su 3 è caduto nelle “trappole” dell'e-commerce.[2] L’Italia non fa eccezione rispetto all’Europa, come evidenziano le indagini di Airbnb:

  • Nel Regno Unito, i giovani tra i 18 e i 34 anni sono stati truffati più di ogni altra fascia di età e più di un terzo (34%) non saprebbe a chi rivolgersi per chiedere aiuto qualora venisse truffato.[3]
  • In Spagna, la maggior parte dei Baby Boomer (60%), Gen X (55%) e Millennial (56%) utilizza una password diversa per ogni account online, mentre la percentuale scende fino alla metà (50%) se si considera la Gen Z.
  • Nei Paesi Bassi, quasi un terzo degli utenti in fascia 18-24 anni (31%) e tra i 25 e i 34 anni (33%) è disponibile a pagare le vacanze con un bonifico bancario, una modalità di pagamento meno sicura, rispetto ad appena il 14% dei 55-64enni e il 14% degli over 65.[4]
  • In Francia, quasi un quarto (23%) degli utenti utilizzerebbe un social network per pagare o prenotare un alloggio per le vacanze, un contesto nel quale i truffatori potrebbero prendere di mira le vittime con offerte troppo allettanti per essere vere.[5]

Anche se l’opinione comune è che i Baby Boomer siano i più a rischio truffa, nella realtà i Millennial ammettono di essere disposti ad azzardare acquisti d’impulso se ciò comporta un risparmio in termini economici; le persone di questa fascia d'età, infatti, sono più propense a mettersi d’accordo al di fuori delle piattaforme di prenotazione affidabili, esponendosi in questo modo a un maggiore rischio che qualcosa vada storto. Infine, l’attitudine rilassata nei confronti dei social media che si frequentano ogni giorno può essere tra le cause che espongono i più giovani alle brutte sorprese.

 

Valentina Reino, Responsabile relazioni istituzionali di Airbnb Italia, ha dichiarato: "Ci troviamo nel pieno del periodo delle prenotazioni; questa iniziativa vuole aiutare le persone a capire quali siano i campanelli d’allarme da cogliere e le buone pratiche da adottare. Quando si tratta di prenotare su Airbnb, incoraggiamo i nostri ospiti a comunicare, prenotare e pagare solo sulla piattaforma, dove le transazioni sono sicure e possono contare anche su AirCover, il nostro programma assicurativo a tutela di host e ospiti. La grandissima parte dei tentativi di raggiro avviene infatti fuori dal nostro sito”.

“Negli ultimi anni si sta assistendo ad un costante aumento nel settore dei reati finanziari commessi online, solo nel 2023 la Polizia Postale ha trattato oltre 16mila casi, tra cui quelli legati alla prenotazione di case vacanza, pacchetti e titoli di viaggio. Sebbene la maggior parte delle truffe si realizzino al di fuori delle piattaforme di prenotazione di viaggi, anche in tale settore riscontriamo significative evidenze, specialmente in coincidenza dei periodi di punta per la pianificazione delle vacanze. Sono tipologie di raggiri che, con un’adeguata e costante opera di sensibilizzazione verso gli utenti, possono essere riconosciuti ed evitati, e in tale direzione è massimo l’impegno della Polizia Postale. Per tale motivo, apprezziamo e rinnoviamo la collaborazione con Airbnb nella prevenzione di tali reati.” Massimo Bruno, Primo Dirigente della Polizia di Stato e Direttore della Divisione Financial Cybercrime del Servizio Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica.  

Come evitare le truffe online: i consigli

1.     Controllate l’indirizzo del sito web. Che si utilizzi un computer o uno smartphone, meglio verificare di stare prenotando attraverso la piattaforma ufficiale. La soluzione è utilizzare l'app Airbnb o andare direttamente sul sito web per assicurarsi di essere sul sito ufficiale (www.airbnb.it).

2.     Non cliccate su link sconosciuti. L’utilizzo rilassato dei social media può contribuire a esporre gli utenti al rischio di truffa. Se non si è sicuri che un messaggio o un post provengano da un'azienda riconosciuta, non condividere o interagire con essi e non cliccare su eventuali link presenti. Airbnb fornisce delle linee guida su come identificare un link o un'e-mail autentica della piattaforma.

3.     Diffidate di offerte troppo convenienti o richieste di caparra. Con il costo della vita che tende ad aumentare, molti consumatori sono a caccia di offerte vantaggiose; ma se un'offerta o un annuncio sembrano troppo belli per essere veri, potremmo essere di fronte a una truffa. In questo caso è consigliabile prendersi tutto il tempo necessario per esaminare i dettagli dell’annuncio e le recensioni esistenti, soprattutto se viene messa fretta per il pagamento.

4.     Non pagate mai con bonifico bancario. Si tratta di uno strumento di pagamento non consentito da Airbnb. Meglio utilizzare la carta di credito, che offre più tutele. Se si riceve la richiesta di pagare un viaggio tramite bonifico bancario, criptovalute o carte regalo, è molto probabile che si tratti di una truffa.

5.     Prenotate, pagate e comunicate solo sulla piattaforma. Alcuni utenti potrebbero essere attratti dalla proposta di trattare privatamente fuori dal portale per risparmiare. Tuttavia, questo non consente di usufruire delle garanzie Airbnb, che non riconosce i pagamenti effettuati dagli ospiti fino a 24 ore dopo il check-in, mentre AirCover per gli ospiti fornisce una protezione per alcune possibili evenienze.

6.     Controllate le recensioni. Leggere le opinioni di altri ospiti è utile per farsi un’idea più precisa prima di prenotare, controllando le valutazioni e le recensioni e leggendo attentamente la descrizione dell'annuncio. Inoltre è possibile porre domande all'host tramite la messaggistica sulla piattaforma prima di bloccare le date.

7.     Comunicate con l’host. A prenotazione effettuata, prima di mettersi in viaggio, è preferibile contattare l’host per prendere accordi sull’arrivo, e verificare eventuali necessità particolarmente importanti. In caso di mancanza di risposta, contattate subito il servizio clienti.

8.     Come segnalare un dubbio nel modo giusto. Su Airbnb, gli utenti possono segnalare messaggi controversi direttamente dalla messaggistica interna, mentre casi sospetti possono essere segnalati tramite una bandierina presente su ciascun annuncio. Se si è effettuato un pagamento fuori dal sito, è necessario contattare subito l’assistenza clienti che è a disposizione 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

Buone vacanze dalla Polizia di Stato e AirBnB.

Nelle scorse ore la Giunta comunale ha approvato la nuova toponomastica della zona PIP di Francavilla Fontana.

“Definire il nome delle strade e delle piazze che compongono la zona PIP – spiega il Sindaco Antonello Denuzzo – è un atto dovuto nei confronti delle imprese e dei lavoratori che ogni giorno fanno vivere la più importante area produttiva della Città. Abbiamo scelto di raccontare con queste denominazioni i diversi volti del lavoro francavillese fatto di arti, mestieri e fatiche quotidiane. Un omaggio a tutti coloro che con abnegazione hanno contribuito alla crescita della nostra comunità.”

Piazza dei Sartori, via delle Filandiere, via delle Cardatrici, via delle Ricamatrici, via delle Camiciaie, via dei Calzolai, via dei Conciatori, Piazza degli Speziali, Piazza del Confetto Riccio, via dei Frantoi, via delle Vignarole, viale dei Braccianti, Piazza dei Ferraioli, Via delle Luminarie, Viale dell’Agricoltura, Via dei Maniscalchi, Via dei Vasai, Via degli Stagnatari, Via dei Falegnami, Via degli Arrotini, Via dei Casari, Via dei Rigattieri. Sono queste le denominazioni individuate dall’Amministrazione Comunale su cui ha espresso il parere favorevole la Commissione Toponomastica.

“Con queste intitolazioni – prosegue l’Assessore alle Attività Produttive Carmine Sportillo – colmiamo una carenza strutturale che rende difficoltoso il lavoro delle imprese. Allo stesso tempo rendiamo omaggio ai padri e ai nonni che hanno costruito la Francavilla di oggi.”

L’ultima parola sulle intitolazioni spetterà alla Prefettura che è competente per materia.

“Finalmente – commenta l’Assessore Sergio Tatarano – consegniamo alla zona industriale un risultato atteso da tempo, accogliendo una proposta che si caratterizza per originalità e conferisce alla zona industriale una propria riconoscibilità con nomi di mestieri locali, molti dei quali declinati al femminile nel solco dell'impegno di questi anni.”

Le intitolazioni rappresentano un tassello degli interventi strutturali che l’Amministrazione Comunale ha programmato per il rilancio della zona. Archiviate la variante alle norme tecniche di attuazione del PIP che ha aperto le porte all’insediamento di attività commerciali e di servizi e completata la riapprovazione del PIP con la reiterazione dei vincoli preordinati all’esproprio, il prossimo passo è l’aggiornamento urbanistico dell’area che consentirà di liberare i lotti interclusi che potranno essere usati dalle imprese, mentre l’obiettivo di lungo periodo è la variante strutturale dell’area che consentirà la definitiva modernizzazione di quella che è nota ai francavillesi come zona industriale.

“La zona PIP – conclude l’Assessore all’Urbanistica Domenico Attanasi – è un grande cantiere incompiuto da più di 40 anni. Con questi provvedimenti, a partire dalla definizione della toponomastica, stiamo lavorando per mettere ordine e facilitare gli investimenti sul territorio. Sono interventi che hanno bisogno di tempi tecnici più o meno lunghi, ma sempre stabiliti dalla Legge. Proprio per questo sorprende il tono di alcuni operatori che, pur conoscendo la complessità delle norme che regolano il settore, preferiscono la visibilità effimera alla risoluzione dei problemi.”

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