AllEpifanio Ferdinando di Mesagne si parla di Epilessia
AllEpifanio Ferdinando si parla di Epilessia. In occasione della Giornata Internazionale contro lepilessia, il liceo Epifanio Ferdinando di Mesagne, grazie alla sensibilità e disponibilità della dirigenza scolastica, ha aperto le porte del suo istituto allAICE (Associazione Italiana Contro lEpilessia) per far discutere i propri studenti su questa importante patologia che conta in Puglia 25000 pazienti, soprattutto in età evolutiva. Questa malattia comporta, per chi ne è affetto, gravi limitazioni in vari ambiti, scuola, lavoro, sport. Loccasione è stata la giornata internazionale contro lepilessia, che si celebra il secondo lunedì di febbraio, ed è loccasione per sottolineare che il futuro di questa importante patologia neurologica deve essere costruito ogni giorno, passo dopo passo, con il supporto di tutti noi. Lobiettivo è quello di accendere una luce speciale contro le false credenze e lo stigma. Il viola è il colore dello stigma ed è il simbolo di una duplice battaglia, contro la malattia e contro gli effetti collaterali di natura sociale. In questa giornate lAICE mette in campo varie iniziative, una di queste è quella di incontrare gli studenti dei vari istituti, per migliorare le conoscenze, perché solo così si possono eliminare le discriminazioni verso i loro amici che ne sono affetti. Per noi, hanno affermato i componenti dellAICE è molto importante essere presenti in questa agenzia educativa primaria per fare opera di informazione, perché attraverso questa si possono eliminare tante fake news e discriminazioni, far prendere coscienza, consapevolezza della malattia e stigmatizzare comportamenti discriminatori in chi soffre di questa patologia, che in provincia di Brindisi conta più di 1500 persone. Occorre quindi lavorare in rete e in sinergia per migliorare la qualità della vita di chi soffre di epilessia e delle loro famiglie. Un altro importante obiettivo è quello di educare a soccorrere chi è colto improvvisamente da crisi, per evitare cadute o traumi, posizionando qualcosa di morbido sotto la testa e girando sul fianco il paziente, evitando di aprirgli la bocca e di somministrare farmaci.
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